Tac in manutenzione, 47enne con emorragia cerebrale a San Giovanni Rotondo

Odissea mar 17 luglio 2018
Cronaca di La Redazione
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Una tac ©Termolionline.it
Una tac ©Termolionline.it

LARINO. In relazione alla vicenda odierna che ha visto coinvolto un cittadino 47enne di Larino, M- C, sposato con due figli piccoli, colpito da una emorragia cerebrale e trasportato d’urgenza col 118 all’ospedale San Timoteo di Termoli dove la Tac è risultata non funzionante (per manutenzione programmata), il Sindaco di Larino Pino Puchetti ha inteso evidenziare che tale episodio conferma ancora una volta le criticità legate all’offerta sanitaria nel Basso Molise e soprattutto alla rete dell’emergenza-urgenza.

Una condizione di forte penalizzazione già denunciata con forza dai sindaci e dalle comunità del Basso Molise, che ha portato alla partecipata assemblea tenutasi il 9 Luglio a Larino. In quella circostanza è stato elaborato e condiviso un documento sottoscritto da 15 sindaci, cinque consiglieri regionali e un parlamentare, con il quale è stato richiesto un incontro urgente al governo regionale e alla direzione generale dell’Asrem con l’obiettivo di assicurare un effettivo potenziamento della rete emergenza – urgenza nel Basso Molise.

Purtroppo ad oggi non ci sono state finora le dovute risposte; al contrario sono stati adottati provvedimenti che hanno peggiorato la situazione, come la chiusura del Punto di Primo intervento alla Casa della Salute del Vietri di Larino. A riguardo il Sindaco mette in evidenza che la mancanza della nomina, da parte del governo centrale, di un commissario ad acta alla sanità fa sì che le decisioni siano prese in totale autonomia da un dirigente, nello specifico il direttore generale dell’Asrem, che dimostra di ignorare la realtà del Basso Molise. Ci si chiede a questo punto perché non ancora viene nominato un commissario? quali sono i motivi ostativi che impediscono o ritardano una scelta così importante?

Non è possibile soddisfare le esigenze di emergenza – urgenza di un territorio che d’estate raggiunge oltre 300 mila unità, con un solo presidio ospedaliero, un solo pronto soccorso, peraltro carente, e un sistema di 118 che non solo non è stato potenziato, come era stato annunciato dai vertici Asrem, ma addirittura è anch’esso insufficiente.

I cittadini del Basso Molise non possono essere considerati di serie B. Essi hanno il diritto costituzionale ad una sanità capace di garantire effettivamente i livelli essenziali di assistenza.

E’ urgente rivedere l’impianto della legge Balduzzi e i relativi decreti attuativi, assicurando maggiore attenzione e considerazione alle aree interne.

Per questo motivo, nelle prossime ore il primo cittadino frentano chiederà alla Procura della Repubblica se con la chiusura del Punto di Primo Intervento di Larino possano ravvisarsi gli estremi di interruzione di pubblico servizio.

Il sindaco di Larino, a nome dell’Amministrazione Comunale, esprime vicinanza ai familiari del cittadino larinese vittima di questo ennesimo caso di mala sanità.

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