Campopiano e Liberi e Uguali allargano il dibattito elettorale in Basso Molise

dom 25 febbraio 2018
Politica di La Redazione
3min
L'intervento di Oreste Campopiano ©TermoliOnLine
L'intervento di Oreste Campopiano ©TermoliOnLine

URURI. Il partito Liberi e Uguali si presenta agli elettori ururesi spiegando loro le motivazioni che dovrebbero spingerli a mettere una croce su Liberi e Uguali. Nella sala del Caffè Letterario anche, in questo terzo appuntamento elettorale, gremita di gente, la vicesindaco Laura Greco ha portato i saluti dell’amministrazione comunale e, prima di cedere la parola ai relatori, ha ringraziato gli esponenti politici venuti in un piccolo paesino arbereshe che è sempre stato sensibile alla politica dando i natali ad un ministro della Repubblica come l’onorevole Mario Tanassi e, ultimo esponente politico di Ururi di rilievo a livello nazionale, l’onorevole Gigino Occhionero che era tra il pubblico. La vice sindaca ha rappresentato come, anche a Ururi, Comune in cui lei svolge il ruolo di amministratrice, ci siano persone che chiedono un lavoro e sono disposte a lavorare anche per poche centinaia di euro.

Questo significa che si sta toccando il fondo e che la dignità delle persone viene cancellata. Ecco che si scaglia contro quello che viene definito un voto utile, tutti i voti sono utili, all’elettore-dice- è dato un grande potere e l’elettore deve poter esercitare questo potere secondo coscienza e responsabilità votando chi meglio sa rappresentare le istanze territoriali. Poi cede la parola ai relatori, il primo dei quali è Nicola Palombo, candidato al plurinominale alla Camera dei Deputati. Per Palombo è prioritaria la lotta alle disuguaglianze perché la crisi economica si è abbattuta sugli anelli deboli della società tanto che è ricominciata l’emigrazione, non soltanto in Europa o negli USA ma persino in Australia. In questo quadro sconfortante ci sono forze politiche come il PD che hanno subito una metamorfosi, stando dalla parte del potere (vedi Job Act, la buona scuola); dall’altra parte c’è una risposta violenta di chi cavalca l’onda del disagio per mettere gli uni contro gli altri (vedi Salvini, Meloni). La nostra-dice Palombo- è una risposta progressista che si rifà alla Costituzione, all’articolo 3 che ha dato il nome al partito o all’articolo 32 che prevede una sanità accessibile a tutti (oggi Termoli e Campobasso sono poco più di un poliambulatorio). Dove prendere le risorse? C’è bisogno –afferma Palombo-di un forte investimento pubblico per far ripartire l’economia e tassando tutte quelle multinazionali e aziende che delocalizzano (vedi caso Embraco). Il rettore Palmieri ha invece sottolineato la desertificazione sociale e industriale che sta vivendo il Molise. Ci sono tre casi emblematici: l’ITR in Alto Molise; la Gam in Medio Molise e lo zuccherificio in Basso Molise. Questi sono tre esempi lampanti dell’assenza di gestione da parte delle istituzioni regionali. In questo modo il Molise è destinato a spopolarsi sempre di più, eppure, non servirebbe poi tanto a risollevare le sorti di questa piccola regione.

A proposito di disuguaglianze, si è allargata anche la forbice tra nord e sud. In questi anni le regioni del nord hanno recuperato in termini di PIL la situazione antecedente la crisi; il Molise, al contrario, ha perso 18 punti di PIl. Questo perché ci sono stati governi regionali in perfetta continuità (Iorio prima Frattura poi). Liberi e Uguali è l’unica formazione politica che porta avanti delle proposte adeguate per le esigenze del territorio. Noi ci candidiamo, conclude il rettore Palmieri, affinché a Roma ci siano trasferimenti per il Molise ma ciò dovrà trovare corrispondenza anche a livello regionale (per cui noi ci candidiamo) affinché ci sia piena sintonia tra le istituzioni nazionali e quelle regionali. Dopo Palmieri ha parlato sinteticamente anche Oreste Campopiano congratulandosi con la platea che vantava un cospicuo numero di donne. Queste elezioni sono importanti-dichiara-perché nessuno dei governi precedenti è stato legittimato dal voto e anche questa legge elettorale mostra chiari segni di incostituzionalità. Il vero rischio è la logica del doppio radicalismo: M5S da un lato o Lega. Il PD è un modello che ha tradito sé stesso ed è lo stesso modello Frattura. Bisogna cambiare il paradigma, cambiare modo di fare politica soprattutto se si vuole una sinistra che non tradisca i suoi valori fondanti.

Ha lanciato un appello al voto anche Giuseppina Occhionero, candidata alla Camera con il plurinominale. Votare Liberi e Uguali per dire basta alle promesse fasulle, no ad un sistema clientelare, no allo spopolamento del Molise. Io sono tornata in Molise da Bologna dove ho studiato-dice- e ci voglio restare, non voglio esser costretta ad emigrare. Ripartiamo dalla cultura con il nostro Magnifico Rettore riavvicinando così la cultura alla politica. Ribaltiamo il tormentone che il Molise non esiste rimettendo al centro tutte le bellezze di questa bistrattata regione!

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