Ancora discriminazioni sui bambini speciali

Senza parole lun 15 gennaio 2018
Attualità di La Redazione
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Bimbo discriminato ©Blastingnews.it
Bimbo discriminato ©Blastingnews.it

TERMOLI. Una lettera aperta e accorata, quella che un genitore ci ha affidato, per denunciare come esista ancora discriminazione sui bambini speciali.

«Mi rivolgo a tutti quei genitori che vivono quotidianamente una situazione in cui ai loro figli è stato diagnosticato un disturbo della relazione, disturbo dello sviluppo, ritardo delle acquisizioni o disturbo dello spettro autistico e a chi ha ancora e sottolineo ancora ha la sensibilità, la cultura e l’intelligenza di comprendere tali situazioni, pur non vivendole.

Perché dico questo? L’ignoranza in materia dilaga.

Voglio denunciare l’ennesimo episodio di discriminazione al quale ho assisto personalmente in una ludoteca e l’incompetenza dei titolari della stessa.

Il piccolo aveva iniziato a piangere e a rifiutarsi di rimanere in tale luogo, in quanto presentava una elevata sensibilità ai suoni. Per potersi ambientare e calmare doveva entrare ed uscire dalla sala.

Purtroppo però ciò non è potuto avvenire in quanto uno dei titolari aveva fatto “gentilmente” notare che tale comportamento potesse dare fastidio agli ospiti della festa. Il motivo? Aprendo e chiudendo la porta poteva entrare aria fredda, aria che sarebbe entrata comunque visto che tra gli ospiti c’erano anche accaniti fumatori che entravano ed uscivano tranquillamente, nonché persone che parlavano al cellulare.

La conclusione? I genitori del bambino civilmente se ne sono andati e gli altri sono rimasti.

Ma la cosa più grave è che sia i titolari, quanto gli ospiti conoscevano il bambino.

Ho voluto sottolineare la cosa, non per polemica, ma perché mi rendo conto che la gestione di determinati locali forse non è sempre affidata a persone competenti ma a chi pensa di esserlo, o perché hanno frequentato qualche ipotetico corso in materia di salute, o perché hanno letto su qualche rivista alcuni termini medici senza sapere di cosa si parla.

Allora c’è da chiedersi se è così tanta la discriminazione nei confronti di certi bambini tanto da non consentirgli di avere esperienze di vita, a cosa servono le terapie tanto decantate? A nulla.

Per questo, mamme e papà continuate a far vivere ai vostri figli le esperienze di vita di cui necessitano, non lasciandovi abbattere da simili episodi».

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