Il villaggio glocale: carenza dei Vigili urbani in Molise

L'allarme mar 20 marzo 2018
Attualità di Claudio De Luca
3min
Vigili urbani Termoli ©TermoliOnLine
Vigili urbani Termoli ©TermoliOnLine

LARINO. L’osceno del villaggio: la carenza di Vigili urbani in Molise. L’Anci, nel riverberare sulle cinque righe di un pentagramma valori e priorità di ciascuna Comunità, precisa periodicamente che l’esigenza di sicurezza, nelle strade e nelle case, è largamente sentita. Naturalmente si tratta di necessità e di attese con cui anche gli amministratori molisani si ritrovano a fare i conti, in ispecie in quelle Comunità dove maggiore è la qualità della vita. Per parlare ‘de minimis’, va rilevato che, proprio a causa degli avvenimenti registrati persino nella 20.a regione, il cittadino comune ha finito con lo smarrire il suo ‘ubi consistam’; e, in materia di ordine pubblico, non è più come ieri, cosicché il primo ad essere chiamato in causa non è il Prefetto, il Questore o il Comandante dei Carabinieri, ma il Sindaco del paese, costretto a rassicurare chi gli si sia rivolto. Ma come potrebbe provvedere se sul capo gli incombe uno Stato che ha impedito, sino ad ieri, di reintegrare le varie dotazioni organiche della Polizia locale persino attraverso il ‘turn over’? Il bello è che, proprio quando sono state riaperte le porte delle assunzioni, i vari Palazzi stentano ad avviarsi su questa strada benché il disegno di riforma devolutiva tenda a risaltare espressamente il momento della funzione tutoria della Polizia locale. Ed ecco che il problema permane.

Come sarebbe possibile perseguire determinati obiettivi se – nella ventesima regione - gli organici superano di poco le 200 unità, peraltro raggruppate nella gran parte tra Campobasso, Isernia e Termoli? Nel Molise, comuni di 3-4mila abitanti contano sulla presenza di un solo controllore del territorio; finanche Larino, Campomarino e Bojano “vantano” dotazione di poco conto, con cifre che non consentono l’apprestamento di un’organizzazione efficiente. Per ciò stesso, quali risposte potrebbero dare i sindaci ai propri amministrati quando non riescono ad erogare neppure un servizio tanto sentito dalla popolazione, quale il controllo del territorio o la gestione delle emergenze e delle calamità?

Campobasso è stata reiteratamente la provincia più sicura d’Italia. Tale favorevole risultato derivò da un piazzamento al primo posto nella sottodimensione dei reati contro la persona, e da un 3° in quella dei reati contro il patrimonio. Tutto sommato, si trattava di aliquote delinquenziali che delineavano un quadro a tinte idilliache della vita locale. Ciò nonostante, i dati dell’ANCI e della Swg dicono che la sicurezza resta, pure in Molise, al centro del giudizio politico ed amministrativo, seppure nella percezione dei cittadini tale concetto non sia unidirezionale quanto piuttosto molto bene articolato. In effetti, la società locale viene percepita come poco sicura non certamente per i tassi di criminalità (pressoché inesistenti), quanto piuttosto per il venire meno del vecchio collaudato sistema di protezione, dell’antica tutela e degli abituali sostegni sociali. In proposito, sarebbe corretto rilevare che si stia “lavorando” quasi per conseguire un peggioramento delle cose; ma chi scrive ritiene che, con una più accorta politica sociale, si potrebbe provvedere a rinnovare i fasti di una regione che, dal punto di vista della sicurezza sociale, fu già un’area felice. Perciò, prima che il Molise divenga un’isola che non c’è - e per ovviare alla lievitazione delle oscenità nel villaggio regionale -, se questa è “la contraddizion che nol consente”, occorre porvi rimedio prima che sia troppo tardi.

Non va scordato che Confcommercio-Molise ha accertato che l’incidenza di chi percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza mostra un incremento importante rispetto alla media nazionale (30%). Abusivismo, furti e contraffazioni sono i fenomeni maggiormente percepiti in aumento, con forte accentuazione sulla costa adriatica e nell’isernino. Decisamente contenute le richieste di aiuto formali (denunce). In particolare, si percepisce in Molise un aumento della percezione di insicurezza rispetto alle altre regioni dove il fenomeno in alcuni casi - sarebbe addirittura in diminuzione. Infatti, i dati contenuti nell’indagine della Confcommercio, che fanno ancora del Molise un’isola felice, non sembrano confermare il livello di preoccupazione manifestato dagli imprenditori.

Claudio de Luca

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