Bagnoli del Trigno: diventare borgo tra i borghi potrebbe fare il suo destino

Alle falde del Kilimangiaro gio 26 aprile 2018
Attualità di Claudio de Luca
3min
Bagnoli del Trigno ©Seitorri.it
Bagnoli del Trigno ©Seitorri.it

BAGNOLI DEL TRIGNO. Nel 2016, al Comune di Sambuca di Sicilia (5.800 ab,) venne conferito il titolo di «Borgo dei borghi». Provvide a tanto la trasmissione “Alle falde del Kilimangiaro” diffusa dalla Rai. Ora, in questa posizione ha finito col collocarsi anche un comune molisano: Bagnoli del Trigno, ubicato in provincia di Isernia.

E’ toccata anche Stintino (Sassari) ed a Camila (Castellammare di Stabia). Dopo il primato l'Amministrazione del centro della Trunacria, per incentivare il turismo, per recuperare il patrimonio architettonico e per contrastare lo spopolamento, ha indetto un bando (base d'asta di un euro e cauzione da 5mila) a garanzia della ristrutturazione di 17 unità edilizie e dell'impegno a completare i lavori entro tre anni.

Questa Comunità fu fondata dagli Arabi nell'830 e l’attuale primo cittadino ha inteso contribuire al suo sviluppo. In effetti il progetto delle case ad un euro può comportare tantissimi benefici, trattandosi di un meccanismo in grado di innescare lavoro e sviluppo, soprattutto quando i borghi siano un'eccellenza come quelli che concorrono per il Molise. La data di scadenza dell'avviso pubblico è stata fissata per il 2 di maggio. Gli immobili si trovano nel quartiere saraceno dei sette vicoli e verranno venduti all'asta, comunque non regalando o svendendo, ma solo avendo di mira l'obiettivo di incrementare il turismo (e quindi l’economia). Perché, allora, non declinare l’idea anche nella ventesima regione, considerato che vi sono borghi del Nord che, seppure piazzati agli ultimi posti della classifica nazionale, stanno vantando comunque grossi risultati turistici?

A Sambuca hanno già acquistato casa diversi italiani; e negli acquisti si sono cimentati pure francesi, svizzeri, lituani, tedeschi, inglesi e ungheresi, tutti attratti dalle bellezze del luogo e dalla qualità della vita. Persino un colosso quale Airbnb ha deciso d'investire per realizzare una struttura ricettiva di ‘home sharing’ all'interno di Palazzo Panitteri, che ospita le sale del Museo archeologico. L'operazione sta avendo un forte impatto mediatico ed il progetto, una volta portato a compimento, avrà una vetrina sulla ‘homepage’ del sito di Airbnb, che conta circa 10 milioni e mezzo di visitatori al mese. La conduttrice televisiva del “Borgo dei Borghi”, Camilla Raznovich, ha fatto sapere di essere legata soprattutto ai paesini dell’Italia del Centro-Sud. Poi ha detto:“Ognuno ha le sue peculiarità, ma tutti sono piccoli gioielli con ville, castelli, chiese sotterranee, opere d’arte. A me ha colpita la cura con cui sono tenuti. Quelli del Centro Italia: hanno una natura incredibile e dei paesaggi meravigliosi”. Nel 2017 a vincere il titolo fu Venzone, in Friuli Venezia Giulia e, nel 2014, a trionfare furono ancora un borgo siciliano, Montalbano, e poi Elicona e Gangi.

Per quanto riguarda il primatista molisano, le origini di Bagnoli del Trigno (in dialetto ‘Vagnuolë’) si fanno risalire ad alcune leggende, La comunità sarebbe stata fondata da un Duca dopo di essersi abbeverato nelle acque del Trigno. La costruzione dell’abitato si sarebbe concretata d’intorno ad una sorgente termale (Balneoli, da cui poi sarebbe derivata la denominazione) e, inizialmente, il paese sarebbe stato abitato da alcune tribù che intendevano reperire un discreto e tranquillo riparo dalle invasioni barbariche. Le prime notizie storiche risalgono all’età di mezzo, quando il feudo veniva già ricompreso nel Contado del Molise. Successivamente, dopo una serie di passaggi di proprietà (anche tra signori francesi e spagnoli), esso diventò parte integrante del Regno di Napoli e successivamente di quello d'Italia. Con il ‘900 il paese ha visto un forte spopolamento a causa dell'emigrazione, soprattutto in direzione di Roma dove molti fanno i tassinari. Sono sicuramente da visitare la Chiesa di San Silvestro, il Castello San Felice e la Pandetta di Sprondasino. Le principali attività praticate sono l'agricoltura e la pastorizia; ma, negli ultimi anni, sembrerebbe attiva l’edilità, l'industria dell'acqua e dell'artigianato con la lavorazione delle pietre.

Claudio de Luca

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