Grande emozione al Memorial Day 2018 per ricordare tutte le vittime del dovere

per non dimenticare ven 18 maggio 2018
Attualità di Michele Trombetta
2min
Memorial Day ©TermoliOnLine
Memorial Day ©TermoliOnLine
Memorial Day

TERMOLI. Oggi presso il commissariato di Termoli si è tenuto il Memorial Day in ricordo dei poliziotti molisani caduti. Alla cerimonia era presente oltre al dirigente del Commissariato, il dottor Sullo, anche il Segretario regionale del SAP ( Sindacato Autonomo di Polizia ), Ubaldo Colarusso, che ha parlato del significato del Memorial Day:

"Per noi del Sap, maggio è il mese giusto per ricordare i nostri valori, i nostri eroi e il sangue versato per la patria. Il nostro Memorial Day, una serie di eventi e iniziative che dura un mese, è nato nel 1993, a un anno dalla strage di Capaci. Lo organizziamo ogni anno per ritrovare insieme il senso del sacrificio di tutte le vittime della mafia, del terrorismo, del dovere e di ogni forma di criminalità. Perché nessuno dimentichi. Per noi del Sap, è dalla Memoria che devono nascere e rinascere ogni giorno la Verità e la Giustizia: da qui, da questo principio che ispira la nostra vita spesa dalla parte del bene e il nostro sacrificio quotidiano, inizia anche il “Cammino della Memoria della Verità e della Giustizia”, giunto quest'anno alla seconda edizione. L'azzurro del Sap, in nome del ricordo, sfreccerà sulle strade anche su due ruote, con la “Staffetta della memoria”.

Questa mattina, dopo il saluto dei poliziotti-ciclisti partiti per la staffetta da L’Aquila e dalla questura di Udine, da parte del dottor Sullo e del Segretario SAP Colarusso, oltre al messaggio del questore Caggegi, ci si è spostati in Commissariato per incontrare i familiari delle vittime del dovere molisane.

Erano presenti i parenti di Giulio Rivera, trucidato nella strage di Via Fani durante il rapimento dell'onorevole Aldo Moro, il nipote Ignazio che ha intrapreso nella Polizia di Stato la stessa strada dello zio Giulio; i familiari di Amore Antonio, che perse la vita a Lamezia Terme il 21 maggio 1991 in un conflitto a fuoco con gli occupanti di un’auto che non si era fermata ad un posto di blocco; i familiari di Iacovone Giuseppe che perì nell'adempimento del suo dovere il 23 marzo 2012 a Macchia d'Isernia in un inseguimento di una vettura che non si era fermata all'alt e quelli di Rosano Vincenzo che morì a Torino il 2 febbraio 1997 rimanendo coinvolto in un conflitto a fuoco con un pregiudicato mentre era fuori servizio e perdendo poi la vita, a dimostrazione che un poliziotto, ma tutti gli uomini in divisa, anche quando sono fuori servizio, sono sempre pronti ad adempiere al proprio dovere.

Commovente la consegna dei fiori da parte del dottor Sullo e del segretario regionale e del vice segretario provinciale Colarusso e Ferrero. Presente anche una delegazione dell'Associazione Poliziotti in congedo.

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