Strage di via Fani, cerimonia solenne sulla tomba dell'agente Giulio Rivera
Cronaca
di
Emanuele Bracone
1min
GUGLIONESI. Era il 16 marzo 1978, e nell’attentato di Via Fani, cadeva trucidato un giovane poliziotto della scorta di Aldo Moro, Giulio Rivera. Un ragazzo di soli 23 anni che serviva la Patria, che inseguiva degli ideali, morì per mano di chi, questi ideali non li ha mai conosciuti. Quando si parla di Moro a Guglionesi, la mente corre subito a Rivera. Un pezzo di storia non solo guglionesana, ma nazionale che deve esser ricordato da tutti, continuando a tramandare la sua vita, il suo coraggio e la sua determinazione. L’importanza di ricordarlo e commemorarlo deve esser un monito per tutti, la sua morte da ‘eroe’ fa vedere quanto lui credeva in certi valori e in certi ideali tanto da morire per questo. Come ogni anno, nel giorno della sua scomparsa, presso il cimitero comunale viene ricordato quel giovane concittadino chiamato da molti ‘eroe’. Presenti l’amministrazione comunale, il questore della polizia di Stato Raffaele Pagano, l’Associazione nazionale Polizia di Stato, con tanti agenti in pensione, di Termoli e Campobasso, e la famiglia del poliziotto ucciso nell’agguato. A. Z.