Cuore Molisano in municipio, quel defibrillatore ancora fermo al palo fa scalpore

lun 20 marzo 2017
Cronaca di Michele Trombetta
1min
Cuore Molisano in municipio, quel defibrillatore ancora fermo al palo fa scalpore ©n.c.
Cuore Molisano in municipio, quel defibrillatore ancora fermo al palo fa scalpore ©n.c.
TERMOLI. Il ratto del defibrillatore, potremmo definirlo così, richiamando il leggendario misfatto della Sabina, quanto compiuto stamani (peraltro annunciato a pioggia) dall’associazione riconosciuta di cardiopatici e non “Cuore Molisano”, con in testa il suo presidente Liberato Di Felice e il vice presidente Michelangelo Brienza, alle 10, puntuali era presente davanti al municipio di Termoli per farsi restituire il defibrillatore donato durante una manifestazione pubblica al comune di Terrmoli,  il 15 dicembre scorso per  poi destinarlo ad uso pubblico all'interno del PalaSabetta per essere utilizzato (si spera mai) in casi d’emergenza e a causa di malori tra le persone presenti nella struttura. Tutto quanto sottoscritto durante alcuni lavori della Quinta commissione consiliare permanente, competente in materia di sport, a detta dell'associazione è stato disatteso e dopo tre mesi dalla donazione non avendo visto nulla di quanto deciso per la messa in opera del defibrillatore, il presidente Di Felice e gli altri esponenti dell'associazione avevano preso la decisione di andare al comune e in modo clamoroso pretendere la restituzione dello strumento salvavita. Stamane prima di ogni azione l'associazione è stata ricevuta dal segretario generale Vito Tenore e al dirigente in pratica hanno detto questo: «Noi abbiamo donato il defibrillatore al PalaSabetta di Termoli, ma questa amministrazione comunale forse non ha ritenuto utile il gesto della nostra associazione. Noi oggi siamo venuti qui con il chiaro intento di riprenderci il defibrillatore perché non lo abbiamo donato per fargli prendere polvere». Il segretario Vito Tenore ha ascoltato le richieste che in sostanza sono che al PalaSabetta dovrebbero esserci una o più persone preparate e istruite adeguatamente all'uso dell'apparecchiatura salvavita, in caso di necessita, ogni volta che viene aperto al pubblico la struttura. Certo l'impegno da assumersi oltreché oneroso è anche impegnativo. Quindi le parti sono rimaste che si dovranno rivedere prima del fine settimana, venerdì presumibilmente, perché il segretario ne parlerà con il sindaco Sbrocca e poi comunicherà all'associazione se l'amministrazione si assumerà l'onere di tutto o deciderà di restituirlo a chi lo ha donato, magari per farlo consegnare a chi ne possa fare l’uso richiesto. Il presidente di Cuore Molisano appena uscito dall'incontro era molto scettico sull'esito positivo della questione, lui era convinto già a farselo restituire già oggi, ma poi assieme al suo vice hanno deciso di concedere questa proroga di tre giorni dopodiché sapremo la destinazione d'uso di questo defibrillatore senza pace.

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