Fiera d'ottobre, a Larino il tribunale assolve l'ex giunta Giardino
LARINO. Non c’è stata alcuna irregolarità nell’assegnazione dell’organizzazione della Fiera d’ottobre 2011, quella che fu la penultima della giunta Giardino, che venne rinviata a giudizio interamente, oltre al presidente del Consiglio comunale pro tempore, con l’accusa di abuso d’ufficio in concorso. L’edizione 2011 fu affidata alla società cooperativa UniComm, ma un competitor, la ProGest, di area sannita campana, sporse una denuncia alla Procura di Larino, ipotizzando illeciti. L’udienza preliminare vide rinviare a giudizio il sindaco Guglielmo Giardino, il suo vice Giovanni Quici, gli altri assessori Massimo Starita, Giulio Pontico, Clemente Pascarella, Giovanni Lapenna e Michele Urbano, oltre al presidente del Consiglio di allora, Demetrio Di Fonzo.
A distanza di sei anni da quella manifestazione e dopo alcune stagioni e udienze processuali, stamani il collegio del Tribunale di Larino presieduto dal giudice Michele Russo (presidente del Tribunale frentano) e composto anche dai magistrati Di Nino e Testa, ha assolto tutti gli imputati perché il fatto non sussiste, ossia con la formula più ampia.
«Sono molto soddisfatto per l'assoluzione dei miei assistiti (Pontico e Lapenna, ndr) perché è stata fatta chiarezza sulla vicenda e viene chiarita la loro innocenza in merito ai fatti contestati. Era apparso fin da subito chiaro che la Giunta comunale non avesse commesso alcun illecito penalmente rilevante. Ora, finalmente, si chiude una vicenda e viene ristabilita la verità». Queste le parole pronunciate a commento della sentenza dall’avvocato Fausi Khalifh Iannucci, uno dei legali del pool di difesa, che coinvolgeva anche Egidio Iannucci, Michele Liguori, Antonello Urbano, Linda Pascarella e Antonio De Michele.