Fanno sparire casette e ciotole della colonia felina, ma Razza Meticcio non si arrende

Miao ven 02 febbraio 2018
Cronaca di La Redazione
1min
La denuncia pubblica ©TermoliOnLine
La denuncia pubblica ©TermoliOnLine

CAMPOMARINO. Dedicava la sua vita alla passione felina, a prendersi cura di gatti randagi. Parliamo della signora Anna, la classica ‘gattara’, che a fatica e anche privandosi di qualcosa per se stessa, dava da bere e mangiare ai mici.

Ma ora, dopo che la donna è venuta meno, per passare a miglior vita nel luglio scorso, tra via Volta e via Molise, ignoti da poche ore, agendo nottetempo, hanno rimosso le casette e le ciotole che le appartenevano.

«Con estrema fatica ci eravamo procurate delle casette per i nostri amici gatti randagi, lo abbiamo fatto soprattutto per non urtare la sensibilità di persone a cui dava fastidio che sporcassimo in strada, per cui avevamo pensato ad un modo per evitare litigi e con le cassette dove dentro mettevamo le ciotole di cibo ci eravamo quasi riuscite, almeno pensavamo visto che in molti ci avevano dimostrato solidarietà e stima per la pulizia della colonia! Stanotte ci hanno ripulito tutto, eliminato le casette e ciotole! Tutto sparito!

Senza considerare che tutto questo noi lo stiamo facendo in memoria di una cara amica che li ha amati per anni e che anni ha combattuto contro queste vigliaccate! Siete dei pezzenti e voglio ricordarvi solo quanto segue: Esistono leggi e normative che tutelano le colonie feline: Legge 14 agosto 1991 n. 281; Legge 20 luglio 2004 n. 189 - Codice penale Libro II - Titolo IX bis; Art. 111 e seguenti della Legge Regione Lombardia n. 33/09; (Legge Regionale che applica la legge 281/91).

Principi generali

I gatti liberi sono protetti dallo Stato

E’ vietato a chiunque maltrattare i gatti che vivono in libertà

E’ vietato allontanarli dai luoghi nei quali trovano abitualmente rifugio, cibo e protezione.

Ai cittadini è consentito nutrire e curare i gatti nel rispetto delle regole igieniche (Legge 281/91)

Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a due anni (art. 544-bis codice penale).

Il loro maltrattamento è perseguito penalmente anche con la reclusione da tre mesi a 18 mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro (art. 544-ter codice penale)

Buona giornata soprattutto al pezzente che se la prende con i mici!», questo il messaggio da parte del gruppo libero di volontarie RazzaMeticcio, che operano liberamente sul territorio. Loro non si arrendono, soprattutto per garantire la sopravvivenza dei circa 20 gatti che compongono la colonia felina, e hanno riposizionato le casette e le ciotole, incatenandole, stavolta.

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