L'oltraggio di via Fani a Roma tocca anche il Molise, sdegno e rabbia a Guglionesi

atto vergognoso gio 22 febbraio 2018
Cronaca di Michele Trombetta
2min
svastiche sulla targa di via Fani a Roma ©web
svastiche sulla targa di via Fani a Roma ©web

GUGLIONESI. Tra le ore 09:00 e le 09:05 del 16 marzo 1978, una Fiat 128 bianca con targa diplomatica falsa e con a bordo dei brigatisti era appostata in Via Mario Fani nel quartiere Trionfale. Quando la Fiat 130 dell'On. Moro, guidata dall'Appuntato dei CC. Domenico Ricci con a fianco il Maresciallo Oreste Leonardi e l'Alfetta della scorta, guidata dall'Agente Francesco Zizzi con a bordo gli Agenti Giulio Rivera e Raffaele Iozzino imboccarono Via Fani, la Fiat 128 bianca si mise davanti alle due auto frenando improvvisamente. L'auto dei terroristi venne tamponata da quella dell'On. Moro, a sua volta tamponata dall'Alfetta della scorta. Diversi terroristi, travestiti da avieri, divisi in due gruppi, aprirono il fuoco sulle due auto, uccidendo i cinque tutori dell'ordine e rapirono il presidente della Democrazia Cristiana."

Questa la cronaca di quel tragico giorno, di cui tra meno di un mese ricorre il 40° anniversario, ma che qualche giorno fa ha visto lo stelo in memoria degli uomini della scorta dell'onorevole Moro essere ancora una volta oltraggiato da mani vili che non hanno un minimo di cuore e comprensione verso quegli uomini che hanno sacrificato la propria vita mentre adempievano al loro dovere, che meriterebbero sempre rispetto e onore.

Tra quegli uomini ricordiamo che c'era anche un figlio della nostra terra, di una località vicinissima a Termoli: infatti l'agente Giulio Rivera era di Guglionesi. Con questo gesto vigliacco sullo stelo in via Fani che ricorda il sacrificio di Rivera e quello dei suoi colleghi, è come se fossero stati uccisi una seconda volta.

Sdegno e rabbia per questo gesto che definire solo vandalico è riduttivo da parte dei parenti di Giulio Rivera. Ricordiamo che suo nipote diretto, il figlio del fratello Angelo, è entrato in polizia per onorare la memoria dello zio Giulio e lo sta facendo nel miglior modo possibile proprio grazie agli insegnamenti avuti da quest’ultimo.

Ricordiamo che per il 16 marzo pv a Guglionesi in occasione della ricorrenza della strage di via Fani si terrà una grande manifestazione che coinvolgerà le scuole e le istituzioni proprio a futura memoria dei giovani e insegnare loro che questi fatti tragici che hanno cambiato radicalmente la storia della nostra Nazione non debbano accadere più. La scritta infame insieme alle svastiche sono state rimosse, ma lo sdegno nella Capitale e nell’Italia intera rimane tanto:

non saranno pochi imbecilli ad infangare il lavoro onesto e di sacrificio di molti uomini al servizio dello Stato e l'importante è non abbassare mai la guardia… gli anni cosiddetti di piombo iniziarono da gesti simili che molti ritennero insignificanti.

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