«Dirty Country», uno spaccio dietro l'altro: sequestrati armi e 20 chili di droga

Tris di garofani mer 04 luglio 2018
Cronaca di La Redazione
2min
Conferenza stampa "Dirty Country" ©Termolionline.it
Conferenza stampa "Dirty Country" ©Termolionline.it

TERMOLI. Tre arresti e 75mila dosi sequestrate dalla Guardia di Finanza. Questo il bilancio dell’inchiesta Dirty Country, che ha portato a togliere dal mercato della morte circa 20 chili.

Del blitz per notificare le tre ordinanze cautelari del 36enne albanese, del 48enne pugliese ma residente a Termoli e del 24enne termolese, questi ultimi due già rispettivamente in carcere e ai domiciliari.

Protagonisti i militari delle Fiamme Gialle del comando provinciale di Campobasso, in particolare gli uomini del Goa, della Tenenza frentana e della compagnia di Termoli, sotto il coordinamento del colonnello D’Amata e del tenente colonnello Antonucci.

Oltre alla droga, sequestrate anche delle armi. Un quadro indiziario che si è andato a comporre in un anno di indagini, in cui è stata svelata continuità di azione nell’attività di spaccio nel territorio del Basso Molise, con cessioni frequenti di marijuana e cocaina. Per giungere all’ordinanza del gip Colucci è stata portata avanti l’investigazione con intercettazioni sia telefoniche che ambientali, ma anche il classico servizio di osservazione e pedinamento, a cui sono stati abbinati controlli con perquisizioni mediante l’utilizzo di unità cinofile e baschi verdi. Il primo arresto del filone è avvenuto nel settembre scorso, da lì è partita la macchina degli inquirenti.

Si tratta di una costola dell’inchiesta “Rewind 2015”, sempre seguita dal comando provinciale della Guardia di Finanza e dalla Procura di Larino. Le accuse per due di loro sono di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, occultamento e ricettazione di armi. Per una terza invece si prosegue per il solo reato di occultamento e ricettazione di armi in concorso con i primi due. Le indagini sono partite dal ritrovamento di 8 chili e mezzo di marijuana nell’agro di Larino e successivamente di due armi sotterrate avvenute rispettivamente a febbraio e agosto 2017. A settembre 2017, invece, in una villa tra Termoli e Petacciato erano stati ritrovati altri 8 chili di droga ed era stata arrestata una quarta persona in flagranza di reato. Da qui l’avvio di una lunga indagine condotta dalla Guardia di Finanza con l’utilizzo del reparto Goa tramite intercettazioni telefoniche, ambientali e pedinamenti. “Nel corso delle indagini - ha affermato il procuratore Antonio La Rana al suo fianco il sostituto Marianna Meo, il comandante della Finanza Paolo D’Amata e il tenente colonnello del Goa Antonucci nel corso della conferenza stampa - sono stati effettuati diversi sequestri di droga ed è stata anche testimoniata una cessione di cocaina a terzi”.

Circa 750mila euro il valore commerciale della droga sequestrata, analizzata e successivamente distrutta.

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