San Giovanni Rotondo, il cuore del 47enne cessa di battere a 5 ore dall'ok all'espianto
TERMOLI. Fino alle 13 ancora non veniva staccata la macchina che tiene in vita il 47enne M. C. nella rianimazione neurochirurgica dell'ospedale di San Giovanni Rotondo "Casa sollievo della sofferenza".
Paradossalmente, lo sfortunatissimo conducente di autobus che ha moglie e due figli e che abita a Larino, benvoluto da tutti, è stato fatto morire già in anticipo diverse volte, rispetto all'evoluzione del quadro clinico. Vero è che ne è stata dichiarata la morte cerebrale, ma il cuore fino all'ora di pranzo stava continuando a battere.
L'unico aspetto legato a quello che potrà avvenire, è la scelta sull'espianto degli organi. Infatti, per prassi, le macchine sono staccate dopo 5 ore da quando vi è l'autorizzazione, il decesso sarà certificato solo dopo.