«Ciao Fluck», a Ururi avvelenato il cane randagio più dolce
URURI. Tornano i casi di avvelenamenti di cani a Ururi e a prendere posizione è la presidenza della sezione Leidaa di Termoli, Gilda Di Tommaso.
«Io credo che in Molise non ci sia modo alcuno per estirpare l'ignoranza di una cattiveria così inaudita. Erano mesi che le mie volontarie cercavano, dopo averlo notato vagante in paese, di conquistare la sua fiducia verso gli umani. Non hanno mai avuto la possibilità di poterlo solo sfiorare perché era ancora troppo, forse, il dolore che per via degli umani aveva patito.
Bene, noi che avevamo in serbo per lui sicuramente una vita in salita fatta di rivincite...ci ritroviamo ad annunciare questa sconfitta... con il cuore a pezzi e l'impotenza del bene quando prevarica il male... Lui non faceva niente di male... E neanche elemosinava quello che sarebbe stato normale donargli: una carezza. Lui aspettava lontano che le nostre mani amiche lasciassero del cibo buono per poi avvicinarsi solo quando ormai eravamo già distanti... Non so nemmeno augurarvi il peggio... perché penso che per compiere dei gesti così mostruosi il peggio in voi la faccia da padrone già da un po’.
Posso solo invitare alla vergogna perché a farvi mangiare bocconi amari spero ci pensi la vita. Ciao Fluck! È sempre così difficile chiedere scusa per un mondo che è quel che è. Ringraziamo pubblicamente il maresciallo Mandrone che nell'immediato si è recato sul posto personalmente avviando tutte le procedure del caso esattamente come la legge prevede».