La storia della Tua, c'erano una volta le case per famiglie a basso reddito

mar 04 marzo 2014
Cultura e Società di redazione
4min
La storia della Tua, c'erano una volta le case per famiglie a basso reddito ©n.c.
La storia della Tua, c'erano una volta le case per famiglie a basso reddito ©n.c.
TERMOLI. È stata al centro delle critiche per anni, punta di un iceberg amministrativo che è costato fior di quattrini alla comunità e che non ha portato a nulla, neanche al potere decisionale da parte dei membri del consiglio comunale. Stiamo parlando della Tua, società partecipata acronimo di “Trasformazione urbana adriatica”, spa nata con delibera del consiglio comunale n. 50 del 2002, dell’allora sindaco Alberto Montano, con capitale sociale iniziale di euro 100.000,00 (60% Comune di Termoli, 40% Istituto Autonomo Case Popolari di Campobasso). Obiettivo della società era la riqualificazione di aree urbane per l’utilizzo, a fini economici, del patrimonio immobiliare comunale, nonché della realizzazione di parcheggi pubblici. Dal 2002, anno della costituzione, al 2005 la tua ha visto più che decuplicare il proprio patrimonio sociale che è passato dai 100 mila euro già citati a 2.600.000,00 euro  e questo a seguito di un’assemblea straordinaria della T.U.A. spa del 14/11/2005 che previse la sottoscrizione da parte del Comune di Termoli di 1.500.000,00 euro di capitale con susseguente conferimento delle aree urbane già individuate. Un salto non proprio semplice che trascinò con sé non poche polemiche, chiamando a intervenire attivisti, opposizione e tanti esponenti della Termoli di allora, contrariati per quanto avvenuto, ancor più perché dinanzi a loro si profilavano aspetti “non proprio chiari” che chiamano perlomeno a riflettere. Il tutto già a partire dalla presunta illegittimità della delibera di Giunta Comunale n. 180 del 12/7/2005 che travalicava ogni competenza in quanto il conferimento alla T.U.A. spa di beni di proprietà del Comune e quindi la loro alienazione è una decisione di competenza del Consiglio Comunale, ai sensi dell'art 42 c. 2 lett. l) del d.lgs. 267/2000. Inoltre, la riqualificazione non si sarebbe vista e come lo statuto della T.U.A. spa prevedeva, i poteri del proprio Consiglio di Amministrazione (art.18: “Il Consiglio di Amministrazione è titolare dei poteri di amministrazione ordinaria e straordinaria”), non prevedevano adeguati poteri di vigilanza e di autorizzazione in capo agli Enti pubblici soci nell'ambito gestionale e finanziario, garantendo così una influenza determinante sugli obiettivi strategici e sulle decisioni importanti della società partecipata, e facendo così venir meno il requisito del “controllo analogo” previsto e richiesto dall'art. 113 c.5 lett. c) del d.lgs. 267/2000. In tal senso, si può ritenere che questa situazione impedisca alla T.U.A. spa di ricevere affidamenti diretti “in house” senza ricorso a procedura di gara ad evidenza pubblica; come emerge dalla recente giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea (C-26/03 11/1/2005 Stadt Halle, C-458/03 25/10/2005 Parking Brixen, C-340/04 11/5/2006 Agesp). Ma non solo, la soap delle presunte delibere contestate di Giunta Comunale si arricchisce con la 96 del 2004 e la 102 del 2005 per difetto di competenza, in quanto l'affidamento dei servizi pubblici comunali è una decisione di competenza del Consiglio Comunale, ai sensi dell'art 42 c. 2 lett. e) del d.lgs. 267/2000; inoltre, vi era una lampante violazione dell'articolo 120 c. 1 e dell'art. 113 c. 12 del d.lgs. 267/2000 perché gli articoli 5 e 8 dello Statuto della T.U.A. spa prevedevano la cessione delle azioni a soggetti privati senza procedura a evidenza pubblica. Insomma, alla luce delle prime letture pare che in passato si sia perpetuata la pratica del lavoro a tavolino. Ovviamente parliamo di atti, di delibere, e non di cose buttate lì per caso e così, la riflessione opportuna, dinanzi all’analisi della sua mission originaria è che al posto di costruire case per famiglie a basso reddito (e qui è giustificato il coinvolgimento dello Iacp) venne stravolto l'obiettivo principe per farne il braccio operativo urbanistico del Comune.   I primi anni della Tua riletti attraverso le delibere: -              delibera del Consiglio Comunale n. 93 del 2001: procedere alla costituzione di una S.T.U., una volta verificatane la fattibilità; procedere alla redazione di uno studio di fattibilità, con riferimento alle zone urbane da riqualificare individuate in allegato alla delibera; -              delibera del Consiglio Comunale n. 50 del 2002: costituire la s.p.a. con partecipazione di capitale pubblico locale denominata Trasformazione Urbana Adriatica spa, con capitale sociale iniziale di euro 100.000,00 (60% Comune di Termoli, 40% Istituto Autonomo Case Popolari di Campobasso); approvarne lo Statuto; -              delibera del Consiglio Comunale n. 2 del 2004: approvare l'utilizzo della S.T.U. per la riqualificazione di aree urbane e per l'utilizzo a fini economici del patrimonio immobiliare comunale, nonché per la realizzazione di parcheggi pubblici; -              delibera della Giunta Comunale n. 96 del 30/4/2004: affidare alla società T.U.A. spa la titolarità degli interventi di trasformazione urbana e di valorizzazione delle aree indicate in allegato; autorizzare la predisposizione di piani di fattibilità e dei piani operativi; approvare lo schema di contratto di servizio; autorizzare la società alla ricerca di partners privati per la realizzazione e gestione delle opere; precisare che gli interventi e i progetti definitivi dovranno essere approvati dall'amministrazione comunale prima della loro esecuzione; -              delibera della Giunta Comunale n. 185 del 2/8/2004: prendere atto del programma operativo formulato dalla T.U.A. spa relativo alla “concessione per la progettazione definitiva ed esecutiva, realizzazione dei lavori, gestione e manutenzione di tutte le opere relative alla costruzione di un parcheggio interrato multipiano in piazza S.Antonio, riqualificazione della piazza stessa e di tutta l'area circostante, compresa l'area Pozzo Dolce con la relativa viabilità”; -              delibera della Giunta Comunale n. 102 del 21/4/2005: affidamento diretto “in house” alla T.U.A. spa del servizio di gestione del Terminal Bus e di pulizia dei locali comunali; autorizzazione a stipulare le relative convenzioni per la durata di 5 anni; -              delibera della Giunta Comunale n. 180 del 12/7/2005: trasferire alla T.U.A. spa tutti i terreni oggetto della deliberazione del Consiglio Comunale n. 93 del 2001; procedere all'aumento del capitale sociale della T.U.A. spa mediante conferimento di detti beni; -              assemblea straordinaria della T.U.A. spa del 14/11/2005: aumento del capitale sociale da 100.000,00 euro a 2.600.000,00 euro; sottoscrizione da parte del Comune di Termoli di 1.500.000,00 euro di capitale (60% dell'aumento previsto) e conferimento delle aree urbane già individuate.

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