A tutta musica: l'ordinanza dice stop alle 2 ma è poco rispettata da "alcuni" locali termolesi
Cultura e Società
di
redazione
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TERMOLI. Se noi termolesi rispettassimo o, nel caso, ci facessero rispettare tutte le ordinanze emesse dai sindaci negli ultimi lustri, Termoli potrebbe chiedere l'annessione alla civilissima, ordinatissima e pulitissima Svizzera. Purtroppo così non è e rimaniamo qui, cosa che tra l'altro non dispiace affatto. Ciò che dispiace moltissimo invece, e usiamo un eufemismo, è che le varie ordinanze accolte con un “oh meno male” da tantissimi, vengano poi sistematicamente eluse da molti. Vendita birra in bottiglie di vetro, deiezioni canine, volantinaggio sui parabrezza delle auto, mercanti ambulanti, orario e volume della musica nei locali sono le ordinanze che segnano civilissimi traguardi per chi le emana, molto meno però nei controlli che latitano se non addirittura inesistenti. Questo porta a un diffuso “me ne frego” e “faccio come mi pare”. A Termoli ci sono locali dove sembra regnare questo modus operandi: musica a tutto volume anche dopo le 2 e se vengono le forze dell'ordine abbassano per poi rialzare quando se ne vanno. Sembra assurdo ma è così, sembra assurdo ma non ci sono la disciplina e l'autocontrollo che ti portano a spegnere le casse all'orario stabilito cioè alle zeroduezerozero. Come sempre c'è chi subisce la prepotenza di imbecilli che se ne fregano, se ne fregano si degli altri che magari dormono o tentano di farlo dalle ore 2 in poi. Grazie a tutti, a chi emana le ordinanze, a chi non le rispetta, a chi non le controlla. E poi non lamentiamoci se più di qualcuno preferisce altri posti per divertirsi, per le vacanze o semplicemente per viverci.