"Buona la prima": è successo per la rappresentazione "1799 la rivoluzione napoletana"
Cultura e Società
di
Michele Trombetta
1min
TERMOLI. Ieri sera è stata inaugurata come pièce teatrale la piazzetta Vittorio Emanuele III sita alla fine della scalinata del folklore, con la rappresentazione "1799 la rivoluzione napoletana" con la regia di Giandomenico Sale e Presidente e Direttore Artistico di Frentania Teatri. Una rappresentazione molto originale e quasi tecnologica: infatti lo staff ha fornito a tutti gli spettatori una cuffia stereo per seguire alla perfezione, al riparo da rumori esterni, e vivere in modo più diretto la performance teatrale. Uno spettacolo nuovo per tutti i presenti e come ci ha detto il regista Sale: "Il teatro, la danza, sono strumenti di integrazione in sintonia con il pensiero giacobino per il quale si sono sacrificati tanti intellettuali meridionali. 1799 vede in scena, insieme alla coreografa e danzatrice Gisela Fantacuzzi, due giovani performer africani, Daouda Diallo e Keita Mamadou, ospiti di un centro d’accoglienza per migranti. Due ragazzi di colore che diventano giacobini, sanfedisti, boia, vittime. Un colore della pelle non “italiano” che rappresenta a pieno gli italiani del Regno di Napoli: meridionali contro meridionali nel nome di un re spagnolo o di un generale francese. Il meridione del 1799 e gli stati africani di oggi, sono similitudini dimenticate dal mondo contemporaneo che vanno riportate alla memoria collettiva. La mia visione della Rivoluzione Napoletana è frutto di un lungo lavoro di studio da cui ho ricavato tre momenti, ognuno con elementi simbolici e citazioni visive, a identificare il processo di ascesa e declino della Repubblica Napoletana". Soddisfatto e con la sensazione di aver assistito a qualcosa di nuovo ed originale e che andrebbe assolutamente ripetuto, il pubblico è stato anche lieto che la nuova piazzetta si sia ben prestata ad un evento del genere. Buona la prima!
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