A Palata "No Halloween", la festa con don Elio Benedetto

Meglio i Santi dom 05 novembre 2017
Cultura e Società di La Redazione
2min
No Halloween a Palata ©Parrocchia Santa Maria la Nova Palata
No Halloween a Palata ©Parrocchia Santa Maria la Nova Palata

PALATA. Il principio che ha aperto la festa di tutti i santi nella Parrocchia Santa Maria La Nova di Palata è stato “Noi Aspettiamo I Santi”. Un no chiaro e perentorio ad Halloween. A detta degli esorcisti, Halloween, specie per i bambini e i ragazzi, è un grosso pericolo poiché è canale di contatto con il mondo dell’occultismo e della stregoneria, favorito anche dalla facilità con cui le nuove generazioni navigano sul web. Oltretutto, sul piano meramente religioso e cristiano Halloween è da considerarsi una palese contrapposizione alla solennità di Tutti i Santi e alla Commemorazione dei Defunti. Non è superfluo inoltre ricordare che Halloween rappresenta per i satanisti il “capodanno satanico” durante i quali tanti sono i rituali macabri che vengono eseguiti.

«Non festeggiamo Halloween perché a noi cristiani interessa il Signore della vita e della luce, perché a noi cristiani interessa decorare le nostre case con le immagini dei Santi che ci proteggono e fanno della nostra vita la guida verso il bene», afferma don Elio Benedetto e con questo spirito che i bambini e i ragazzi, dalle catechiste e dal sacerdote ospite Don Riccardo, hanno festeggiato la notte del 31 ottobre presso il Centro Sacro Cuore a Palata. Una tradizione ormai consolidata che il parroco Don Elio ha avviato circa quindici anni fa e che tutt’oggi persiste grazie al desiderio di coinvolgere bambini e famiglie nella bellezza della festa cristiana di Tutti i Santi. Infatti i bambini sono stati invitati ad indossare una maglietta bianca simbolo di purezza e santità. Come ha ribadito il parroco nel corso della serata e nell’omelia del 1 novembre, rifacendosi alle parole di San Giovanni Bosco, i santi sono tutti coloro che imitano le azioni dei Santi, che non sono eroi ma sono state persone che hanno saputo fare delle cose ordinarie in modo straordinario. Il parroco ha racchiuso in tre parole la santità: essere belli, bravi e buoni. Belli nel senso di essere allegri, gioiosi. Bravi nell’adempiere i propri doveri di studio, di lavoro e di cristiano.

Buoni nel fare del bene agli altri. La santità, quindi, non è nulla di eccezionale è solo vivere bene la famiglia, il matrimonio, il servizio, la carità, la comunità. Il parroco don Elio Benedetto ha voluto sottolineare che il 1° novembre è un giorno solenne, perché i Santi ci proteggono nel cammino della nostra vita. Una serata di festa quella del 31 ottobre in cui i ragazzi hanno posto delle domande e hanno recitato, con le candele accese in mano, una parte dialogica il rito della luce. A seguire i canti e la consegna di una stella sulla quale ognuno ha scritto il nome del proprio santo protettore, stando a significare che nei cieli ogni persona ha il proprio nome scritto su una stella luminosa che ci protegge. In sintesi la festa cristiana è stata preparata in tutti i dettagli: dalla sala allestita, alle attività laboratoriali, all’angolo buffet per condividere le delizie preparate dalle famiglie. In ultimo non poteva non mancare l’animazione con canti e balli. Per concludere la festa è riuscita in tutti i suoi aspetti cristiani perché oltre alla riflessione sulla festa dei Santi si sono avuti momenti di fraternità gioiosa tra le famiglie.

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