Le risorse infinite della lettura

Chesensoha mer 08 novembre 2017
Cultura e Società di Michele Trombetta
3min
L'incontro al Macte ©TermoliOnLine
L'incontro al Macte ©TermoliOnLine
Chiara Scarpone

TERMOLI. Ieri pomeriggio, presso il Macte di Termoli, si è tenuto, con il patrocinio del comune di Termoli, l’evento “Il Club psico-letterario si racconta” a cura del Centro Diurno per Pazienti Psichiatrici “Chesensoha” ed in collaborazione con l’associazione culturale “La casa del libro”. Tale evento, organizzato a conclusione dell’attività Club psico-letterario 2016/2017, è stato incentrato sulla presentazione del terzo opuscolo redatto da utenti ed operatori e sulla premiazione dei vincitori della seconda edizione del Concorso Letterario “Descrivere l’invisibile”. Il Club, attività progettata dal Centro Diurno, rappresenta uno spazio in cui poter leggere tutti insieme, a turno e ad alta voce, dei racconti adeguatamente scelti, commentarli associando dei propri ricordi o pensieri e, perché no, cimentarsi anche nella scrittura di gruppo utilizzando diverse tecniche in grado di stimolare la creatività di ognuno.

Il Club utilizza la lettura, la scrittura e la discussione come mezzi attraverso cui raggiungere due obiettivi principali: guardarsi dentro raccontandosi e conoscere gli altri ascoltando. In dodici mesi di attività sono stati letti molti racconti di vario genere, dal romanzo d’amore al fumetto, che sono stati sempre ottimi spunti di riflessione e hanno dato vita a diversi elaborati. Alcune di queste produzioni sono state raccolte e pubblicate nell’opuscolo finale che intende mostrare ai lettori il percorso fatto attraverso la narrazione di noi stessi. “Descrivere l’invisibile”, concorso letterario alla seconda edizione, è stato pensato come strumento e risorsa per il coinvolgimento dei cittadini, per far conoscere il progetto e per conoscere la sensibilità dei cittadini su alcune tematiche molto rilevanti come, per questa edizione, i difficili equilibri nelle relazioni umane: legàmi o lègami? Per il gruppo, il concorso rappresenta un momento di svolta in cui ci si trasforma da lettori in giurati che si occupano di scegliere il tema, stendere il regolamento, pubblicizzare l’iniziativa e, insieme alla Casa del Libro, decretare il vincitore. La prima edizione del concorso si è dimostrata un ottimo trainante per il coinvolgimento dei cittadini in questa esperienza e ciò ha invogliato tutti a ripartire con “Descrivere l’invisibile 2.0”.

La risposta è stata positiva con 23 tra racconti e poesie; il gruppo si è calato perfettamente nei panni di un’attenta giuria che ha letto, commentato, votato e scritto una breve recensione su ogni elaborato. Il pomeriggio è stato allietato anche dalla presenza della termolese Chiara Scarpone, una scoperta artistica ogni volta affascinante. Diplomata all'Accademia di Belle Arti di Foggia nel 2010, da anni porta avanti e incorpora, nel suo personale stile figurativo, elementi che rimandano ad un primitivismo di matrice folklorica, traendo dalle culture del centro e sud Italia e dalle Americhe la sua principale fonte di ispirazione.

Poliedrica, si esprime nel figurativo come nel canto. Nel 2012 dà vita a Molicanto, un progetto di "mostre cantate" dove ogni opera è collegata ad un canto che durante l'inaugurazione viene eseguito rendendo così lo spettatore partecipe delle storie e dei racconti che danno vita ad ogni singola opera. Molicanto nel tempo diventa sempre di più vero e proprio progetto musicale di riscoperta e interpretazione della musica popolare non solo italiana, senza però tralasciare l'aspetto figurativo che è fondamentale in ogni spettacolo live e che si avvale di proiezioni o mezzi più tradizionali come tele e crankie. Molti sono i musicisti e gli amici con i quali Chiara collabora in questo progetto, Tommaso Dionisi, Antonio Petitto e soprattutto Cinzia Minotti e Peppe Ponzo, fondatori dell'associazione Alberi Sonori (www.alberisonori.it).

Dopo aver ascoltato quanto è stato fatto dai ragazzi del centro, ci sono state le premiazioni dei lavori presentati. I vincitori del concorso sono stati: per il premio in memoria di Dario Gammieri, Anastasia Laurelli con la poesia "Ricci" (questo premio è stato assegnato dai voti della sola giuria artistica formata da utenti e operatori del Centro Diurno); il vincitore assoluto invece, dato dalla media dei voti della giuria artistica e quella tecnica (Casa del Libro) è stata Anna Maria Deodato con la poesia "Distanze".

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