Anche i termini latini possono essere... "gay"

Incredibile! mer 22 novembre 2017
Cultura e Società di La Redazione
2min
Minculpop ©Web
Minculpop ©Web

TERMOLI. Sono convinto che soltanto l’amore per le piccole cose possa farci gustare la vita, mentre quello che si nutre per le cose grandi (o supposte tali) distacca quasi sempre dal mondo, finendo con il far perdere il gusto del vivere. A fronte di una tale premessa, sarebbe quasi inutile dichiarare che mi diverto a raccogliere esternazioni gustose, seppure poi non abbia la capacità economica di erogare dei premi agli Autori, come un tempo faceva l’Istituto fascista di cultura, diventato poi Ministero della cultura popolare, e quindi "Minculpop". Com’è noto, durante il Regime, quel Dicastero sovvenzionava editori ed autori italiani allineati, fissando - per i poeti di fama nazionale - emolumenti mensili che andavano dalle mille alle tremila lire. Ragion per cui i vati dell’epoca furono detti, a seconda della loro importanza, “millelirici”, “duemilalirici” e “tremilalirici”. Purtroppo il vostro cronista si preoccupa, molto più modestamente, di cose minute; anzi, perdonate il ‘latinorum’, ma questa volta mi è comodo usarlo per introdurre l’argomento che segue.

Lo confesso, modesto avventizio della cultura, anni fa stimai - per un attimo - di potere dare la baia ad una grande istituzione nazionale (ed al suo addentellato molisano). Fu quando, pubblicizzato su tutte le testate, a stampa ed ‘on line’, il Centro di ricerche ad alta tecnologia “Giovanni Paolo II” dell’Università cattolica tenne il suo tradizionale appuntamento, denominato “Dies academicus". Subito dopo di avere scorta la denominazione dell’evento, balzai sulla sedia, richiamando alla mente i miei oramai lontani ricordi di lingua latina; e credevo di avere sciolto il mio dilemma, confidando sulla bontà del contenuto dei versi di una litania classica che pareva darmi ragione: quella che a Napoli chiamano ‘a riasilla':”Dies illa dies illa, solvet seclum in favilla, teste David cum Sibilla”.

Dunque, il sostantivo ‘dies’ (giorno), poiché accordato ad ‘illa’ (quel giorno), non poteva non essere che di genere femminile; ragion per cui non doveva essere utilizzato ‘academicus’ quanto piuttosto ‘academica’; e, a incappare nello svarione (la “scoperta” mi mandava in solluchero!), era stata nientepopodimeno che l’Università cattolica, un’autentica istituzione della cultura italiana. Soltanto in seguito, la consultazione di un comunissimo dizionario (il Castiglione-Mariotti) poté sopire i sadici istinti di un vecchio studente che, in cuor suo, nutriva ancora, a tanti anni di distanza, l’antico sogno di volere “correggere” i professori. Insomma, quel benedetto sostantivo (‘dies’) ha genere doppio, vale a dire che è maschile e femminile al singolare mentre è soltanto maschile al plurale. Maledetto latino traditore ed i suoi termini “gay”! Boia di un mond lader! Il viso mi si imporporò quando rivelai il fatto ad un amico.

“Ma come – mi fa questi – avresti voluto prendere in castagna un’Autorità accademica”? Ma poi conclusi: cosa mai ci sarebbe stato di strano? In definitiva le istituzioni di errori pure ne hanno fatti tanti. Anzi questo del ‘dies academicus’ non sarebbe stato certamente il primo. In passato ne abbiamo citato qualche esempio; ed ora ci ripetiamo. Rovistando nella mia casalinga raccolta di gustose esternazioni, ho ritrovato le due seguenti:“Qui fu a balia Alessandro Volta il cui marito, riparatore di termometri, infuse nel latte materno quell’amore alla scienza che ci donò la pila”. Si tratta del testo di una lapide murata sopra il prospetto principale di una casa lungo la strada che, da Como, porta a Torino”. Ed ancora: ”Qui nacque Silvio Pellico il 24 giugno 1789. Per volere del Municipio”. E’ quanto risulta impresso sopra di un secondo marmo, collocato a Saluzzo sulla facciata della casa in cui nacque lo scrittore de “Le mie prigioni”.

Claudio de Luca

TermoliOnline.it Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 02/2007 del 29/08/2007 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Emanuele Bracone

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Termolionline.it. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione