La compagnia del Loto porta in scena al Fulvio la Locandiera di Goldoni "new age"

Applausi ven 15 dicembre 2017
Cultura e Società di La Redazione
2min
Locandiera - Teatro del loto ©Compagnia del Loto
Locandiera - Teatro del loto ©Compagnia del Loto

GUGLIONESI. Ad aprire questa sera la Stagione di Prosa del Teatro Fulvio di Guglionesi è una particolarissima ed apprezzata edizione de La Locandiera capolavoro di Carlo Goldoni, curata e diretta da Stefano Sabelli interpretata dagli attori de La compagnia del Loto - Libero opificio teatrale occidentale con il sottotitolo L’Arte per Vincere in scena alle ore 21.

Immersa tra giunchiglie e arboree di fiume, la Locanda “Vecchio Po” è una palafitta girevole che assume le sembianze ora di una nave corsara, che aspetta stancamente il vento in poppa, come pure una casa di frontiera sospesa sull’acqua, con forse, dietro, il precipizio. Stefano Sabelli traghetta l'azione dal capolavoro goldoniano dalla Firenze di metà settecento in una bassa Padania, esotica e fluviale anni '50. Il clima neorealista, fa da traino a una fantasia visionaria, dove la notte scura è illuminata da lucciole e lanterne che scompongono, sul manto del fiume, un continuo e forsennato caleidoscopio di luci, speranze e sospiri. Silvia Galleranno, attrice premiata a livello internazionale, è Mirandolina, una Locandiera combattuta fra tradizione e femminilità emancipata, moderna e sensuale, abile ma priva delle leziosità connaturate in genere al ruolo.

In scena Silvia Gallerano e Claudio Botosso, e Giorgio Careccia, Andrea Ortis, Chiara Cavalieri, Eva Sabelli, Diego Florio, Giulio Maroncelli, Piero Ricci.

Estratti dalle recensioni

LA REPUBBLICAMirandolina, celebre personaggio goldoniano, si spinge dall’originaria Firenze fino al Delta del Po, conquistando anni a noi più vicini, e affidando il suo acuto ragionare a una delle attrici più interessanti del Teatro italiano

LA STAMPA – Nuovi effetti comici si mescolano con uno dei modelli di comicità del teatro italiano

RADIO GOLD –Lo spettacolo è singolare nel proporre con un taglio intelligente e moderno una figura di donna che appare più volitiva e meno capricciosa che nell’originale. La rivalsa sul sesso forte non è una ripicca, ma una precisa intenzione che pare carica di significato e la lotta diventa senza esclusione di colpi, divertente ma spietata. Gli equivoci e i dialoghi sono quelli goldoniani, cambiano il ritmo e la messa in scena, grazie ad una scenografia che ruota e mette lo spettatore di fronte alla simultaneità di più azioni. Un ottimo cast formato dagli attori della Compagnia del Loto, tutti in parte e tutti capaci di caratterizzare efficacemente i loro personaggi–

TEATRO DAMS TORINO Blog – È stata la talentuosa Silvia Gallerano a indossare gli abiti anni ’50 di una Mirandolina che tenta a tutti i costi di intraprendere la via dell’emancipazione. La vicenda si svolge nel Delta del Po, in un’atmosfera acquitrinosa e a tratti onirica. La scelta delle scenografie non è casuale, è parecchio significativa e simbolica: una locanda-palafitta su di un girevole che muta ora in una nave corsara ora in una casa di frontiera

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