Il presepe vivente delle sorelle francescane della Carità: un cammino di fede

La riflessione dom 07 gennaio 2018
Cultura e Società di La Redazione
4min
Presepe Vivente Madonna delle Grazie ©TermoliOnLine
Presepe Vivente Madonna delle Grazie ©TermoliOnLine

TERMOLI. "Un cammino di fede". Questo il significato del Presepe vivente allestito alla Madonna delle Grazie, recensito da una visitatrice.

Carissimi amici,

vorrei cercare di tradurre in parole ciò che ho avvertito durante la visita al presepe vivente per poterlo condividere con voi in spirito di fraternità.Sin dall’inizio, mi sono sentita immersa nelle parole di profezie messianiche, nella certezza che quel popolo aveva sulla venuta di un Dio di salvezza.Sono stata colpita dalla veemenza che i personaggi mettevano nel recitare.Si alzava il grido di una preghiera intrisa di fede e di speranza!Giunta alla capanna, dove i piccoli bambini riuniti a scuola, ripetevano i passi del profeta Isaia (11-6-8) Il lupo dimorerà insieme con l’agnello…e un piccolo fanciullo li guiderà…

Mi sono chiesta : Su quali speranze i giovani dei nostri tempi, poggiano la loro vita?Come, noi adulti, li stiamo aiutando a crescere nella fede e ad una speranza certa?Si continua il percorso tra le vie del mercato, dove si incrociano dubbiosi e fiduciosi; si rilegge il Vangelo, con l’esultanza del Magnificat durante l’incontro di Maria ed Elisabetta.All’osteria Giuseppe e Maria vengono rifiutati, rifiuto che ci interroga sui senzatetto, sugli immigrati.Infine si giunge alla grotta!A quel punto mi sono sentita immergere nel grande mistero di Dio, fattosi carne.E’ proprio vero!Il mistero della nuova creazione è più grande della stessa creazione!Di fronte a quel Bambino, viene spontaneo inginocchiarsi, per gli uomini togliersi il cappello, gesti che esprimono venerazione, ma soprattutto gratitudine.In quella grotta ho trovato un Bambino che aspettava solo di essere accolto, abbracciato, amato.Entrare nel mistero di Dio che si fa piccolo è di più!E’ lasciarsi andare in quell’abisso di misericordia, dove non ci sono parole, c’è solo l’abbraccio dell’Amore di Dio che per salvarci dona l’Unigenito suo Figlio.Si, caro Gesù, rivivere con fede la tua venuta in questa terra martoriata e spesso indifferente al Tuo Amore, mi porta a chiedermi: Com’è il mio cuore?E’ vuoto di tutto ciò che mi allontana da Te?Intanto, dal profondo del cuore, mi sorge questa preghiera: vieni Gesù, riempi i nostri cuori di Te, fa che ciascuno diventi la tua culla, spingici a dare vita e a ricevere vita, affinchè i nostri cuori siano fecondi dell’Amore Tuo che è per tutti, proprio per tutti.

P.S. Questi momenti di grazia, sono certa che sono stati vissuti da tanti, che con molta pazienza hanno atteso di poter entrare.Le file sono state davvero lunghe, ma la gente che usciva dalla visita al presepe vivente diceva, con occhi luccicanti e colmi di gioia: ne valeva la pena!Perciò il “grazie”da parte di tutti, va alle Sorelle Francescane della Carità, che dopo 20 anni, hanno fatto rivivere la bellezza del presepe vivente e certamente questo presepe è stato ancora più toccante, perché è stato pensato, meditato con il Vangelo in mano!Un abbraccio insieme all’augurio reciproco di poter vivere ogni giorno il Natale di Nostro Signore, Gesù Cristo!

L'ultima rappresentazione nella diretta di Termolionline.it

Carissimi amici, vorrei cercare di tradurre in parole ciò che ho avvertito durante la visita al presepe vivente per poterlo condividere con voi in spirito di fraternità.Sin dall’inizio, mi sono sentita immersa nelle parole di profezie messianiche, nella certezza che quel popolo aveva sulla venuta di un Dio di salvezza.Sono stata colpita dalla veemenza che i personaggi mettevano nel recitare.Si alzava il grido di una preghiera intrisa di fede e di speranza!Giunta alla capanna, dove i piccoli bambini riuniti a scuola, ripetevano i passi del profeta Isaia (11-6-8) Il lupo dimorerà insieme con l’agnello…e un piccolo fanciullo li guiderà…Mi sono chiesta : Su quali speranze i giovani dei nostri tempi, poggiano la loro vita?Come, noi adulti, li stiamo aiutando a crescere nella fede e ad una speranza certa?Si continua il percorso tra le vie del mercato, dove si incrociano dubbiosi e fiduciosi; si rilegge il Vangelo, con l’esultanza del Magnificat durante l’incontro di Maria ed Elisabetta.All’osteria Giuseppe e Maria vengono rifiutati, rifiuto che ci interroga sui senzatetto, sugli immigrati.Infine si giunge alla grotta!A quel punto mi sono sentita immergere nel grande mistero di Dio, fattosi carne.E’ proprio vero!Il mistero della nuova creazione è più grande della stessa creazione!Di fronte a quel Bambino, viene spontaneo inginocchiarsi, per gli uomini togliersi il cappello, gesti che esprimono venerazione, ma soprattutto gratitudine.In quella grotta ho trovato un Bambino che aspettava solo di essere accolto, abbracciato, amato.Entrare nel mistero di Dio che si fa piccolo è di più!E’ lasciarsi andare in quell’abisso di misericordia, dove non ci sono parole, c’è solo l’abbraccio dell’Amore di Dio che per salvarci dona l’Unigenito suo Figlio.Si, caro Gesù, rivivere con fede la tua venuta in questa terra martoriata e spesso indifferente al Tuo Amore, mi porta a chiedermi: Com’è il mio cuore?E’ vuoto di tutto ciò che mi allontana da Te?Intanto, dal profondo del cuore, mi sorge questa preghiera: vieni Gesù, riempi i nostri cuori di Te, fa che ciascuno diventi la tua culla, spingici a dare vita e a ricevere vita, affinchè i nostri cuori siano fecondi dell’Amore Tuo che è per tutti, proprio per tutti. P.S. Questi momenti di grazia, sono certa che sono stati vissuti da tanti, che con molta pazienza hanno atteso di poter entrare.Le file sono state davvero lunghe, ma la gente che usciva dalla visita al presepe vivente diceva, con occhi luccicanti e colmi di gioia: ne valeva la pena!Perciò il “grazie”da parte di tutti, va alle Sorelle Francescane della Carità, che dopo 20 anni, hanno fatto rivivere la bellezza del presepe vivente e certamente questo presepe è stato ancora più toccante, perché è stato pensato, meditato con il Vangelo in mano!Un abbraccio insieme all’augurio reciproco di poter vivere ogni giorno il Natale di Nostro Signore, Gesù Cristo!

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