Amori e amanti nella Pompei antica, il racconto di Maulucci appassiona

Pagine di storia dom 15 aprile 2018
Cultura e Società di La Redazione
2min
La conferenza di ieri all'Alberghiero ©TermoliOnLine
La conferenza di ieri all'Alberghiero ©TermoliOnLine

TERMOLI. Organizzata dall’Archeoclub di Termoli, si è tenuta sabato 14 aprile presso la sala convegni dell’Istituto Alberghiero della città, completamente piena di gente, una interessante conferenza dal tema “Amori e Amanti in Pompei antica”. Relatore il dott. Francesco Paolo Maulucci autore del libro omonimo e grande studioso di Pompei, dove per dieci anni, ha organizzato e diretto la Sezione Didattica degli Scavi, e dove si è dato allo studio sistematico della città antica, facilitato in questo dalla sua dimora sita in una storica palazzina demaniale all’interno degli stessi scavi, la stessa dove aveva vissuto Amedeo Maiuri uno dei maggiori archeologi italiani del secolo scorso e per anni Soprintendente alle AntichitaÌ della Campania e del Molise.

L’abitudine di scrivere o scarabocchiare i muri non è un fenomeno di mal costume giovanile odierno, ma è un’abitudine sempre esistita. Sui muri si è sempre scritto e si continuerà a farlo. Sono cambiati solo gli strumenti con cui si fa. Oggi si usano prevalentemente le bombolette spray, anticamente si preferiva, per le scritte ufficiali, il pennello con il colore rosso oppure nero. Le scritte non ufficiali, che sono quelle più interessanti e che riflettono la vita giornaliera di duemila anni fa identificate come “micro-archeologia” erano incise sulle pareti usando il graphium nei posti più disparati delle città antiche.

Si trattava quasi sempre di frasi d’amore che giovani e giovinette incidevano per trasmettere i loro sentimenti affettivi verso i loro partner.

L’archeologo Francesco Maulucci, che con anni di studio e tanta pazienza è riuscito a interpretare tali frasi, le ha presentate al numeroso pubblico presente che ha fortemente apprezzato l’esposizione precisa e coinvolgente del relatore.

A presentare la conferenza il presidente dell’Archeoclub di Termoli Oscar De Lena e, a portare i saluti dell’Amministrazione Comunale e come “padrona di casa” dell’Istituto Alberghiero, la dirigente scolastica e vice-sindaco prof.ssa Maria Chimisso.

La conferenza si è chiusa con uno scambio di doni da parte del presidente dell’Archeoclub che ha donato un gagliardetto dell’Associazione e una copia del suo ultimo libro “Tra mito, storia e leggenda ti racconto Termoli” al relatore e alla D.S. prof.ssa Chimisso.

A tutti gli intervenuti. l’Archeoclub ha offerto un piccolo buffet ben organizzato dai professori e gli studenti dell’Alberghiero eleganti nelle loro divise e sempre molto accoglienti e disponibili.

La prossima conferenza sempre organizzata dall’Archeoclub, dovrebbe esserci nel mese di maggio ed avrà come tema “Il Molise e il mito di Diomede”. Relatore sarà l’arch. Franco Valente socio dell’Archeoclub di Termoli e rappresentante del Molise presso l’Archeoclub Nazionale di Roma.

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