Inaugurato il laboratorio di enogastronomia all’Unimol di Termoli
Termoli Si parte con "Le stagioni del gusto. La cucina molisana tra miseria e nobiltà”
TERMOLI. E’ stato inaugurato lo scorso 15 maggio, in occasione dell’ultimo incontro del ciclo di seminari “Il cibo come cultura”, nell’ambito dei corsi di Geografia dei Prodotti Locali, tenuto dal prof. Marco Petrella, e di Storia dell’agricoltura e dell’alimentazione, tenuto dalla prof.ssa Maria Giagnacovo. Ospite della sede per l’occasione Mariassunta Palazzo, chef del ristorante Miseria e Nobiltà di Campobasso.
Titolo della sua dimostrazione “Le stagioni del gusto. La cucina molisana tra miseria e nobiltà”. Dopo una riflessione sul significato della tradizione e della tipicità e sul loro valore aggiunto nella cucina della contemporaneità, la chef ha mostrato, entusiasmando i numerosi studenti presenti, la preparazione di piatti della tradizione del Molise, illustrando l’importanza del patrimonio culturale culinario e al contempo l’importante sforzo necessario per trasformarlo in cucina sublimata adatta ai gusti e alle esigenze del tempo presente.
Il Laboratorio di Enogastronomia presso il corso di laurea in Enogastronomia e Turismo della sede Unimol di Termoli rappresenta un luogo di apprendimento, di pratica e di ricerca in cui concepire, analizzare, presentare e sperimentare preparazioni all’insegna del connubio tra innovazione e tradizione.
“Lontano da un mero cooking show – sottolinea il prof. Marco Petrella - il laboratorio di oggi ha dato l’opportunità agli studenti di assistere alla dimensione pratica di un percorso di apprendimento. Quello in cui i contenuti relativi ai significati storico-culturali del cibo, all’analisi critica delle denominazioni, al significato del tipico e del locale diventano un piatto, ovvero la base materiale di un fatto culturale: il cibarsi”. “Un’ulteriore dimostrazione – afferma la prof.ssa Giagnacovo – di quanto la consapevolezza storica del processo alimentare possa diventare risorsa, aiutando nell’individuazione di ciò che troppo spesso, con eccessiva facilità, viene definito tipico e tradizionale. Un percorso di ricerca, questo, che nel caso del Molise, come in molti altri territori, sembra portare ad ottimi risultati.” Alla dimostrazione è seguita una degustazione delle pietanze, contestualmente preparate.