Chiusura col botto in piazza Duomo: Serena Dandini strega la platea

Aut Aut Festival lun 16 luglio 2018
Cultura e Società di Francesca D'Anversa
5min
Serenda Dandini all'Aut Aut Festival ©Francesca D'Anversa
Serenda Dandini all'Aut Aut Festival ©Francesca D'Anversa

TERMOLI. Una piazza gremita, trepidante, quella di ieri sera a Piazza Duomo per Serena Dandini, ospite della terza serata dell' Aut Aut Festival, per presentare il suo ultimo libro "Il Catalogo delle donne valorose".

“Serena Dandini, conduttrice scrittrice è fra le autrici che di più ha sperimentato e innovato il linguaggio comico in tv e su altri media” così viene introdotta da Valentina Fauzia, organizzatrice dell’evento.

Ideatrice autrice e conduttrice di programmi tv come "La tv delle ragazze" "Avanzi" "L'ottavo nano" "Parla con me" solo per citarne alcuni.

Esordisce come scrittrice nel 2011 con "Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini", con "Avremmo sempre Parigi" vince il premio Cesare Pavese nella sezione saggistica.

Il suo ultimo libro "Il catalogo delle donne valorose" nasce da un sentimento di indignazione perché “le donne hanno fatto la storia dell'umanità in tutti i campi ma sono rimaste trasparenti, dimenticate dai libri di storia. Non vuole essere un manifesto tardo femminista ma ci hanno privato di una parte del nostro albero genealogico. Privarci di questo è un disvalore . E' urgente e importante raccontare e tirare fuori dal sommerso queste straordinarie storie di donne".

Sono 34 le donne raccontate nel libro, scelte di libero arbitrio dall'autrice per dare un panorama completo, per dimostrare che non c'è paese, epoca o religione che non abbia avuto nella propria storia donne straordinarie che hanno contribuito alla civiltà.

Ad ogni donna nel libro è stata abbinata una tipologia di rosa, fiori delicati ma fortissimi.

Il connubio nasce dalla passione dell'autrice per il giardinaggio "Mi sono resa conto che a differenza degli storici che hanno ignorato le donne nei libri, gli ibridadori e i vivaisti hanno dedicato a eroine conclamate o perfettamente sconosciute meravigliosi esemplari di rose".

“Le donne non hanno monumenti, strade intitolate, non entreranno nel pantheon dei grandi della patria, ma potremmo fare un giardino di rose di donne valorose, che forse è piu bello”.

Il libro si apre con Ilaria Alpi, che l'autrice ci tiene a sottolineare non era un’ eroina, ma una ragazza normale appassionata del suo lavoro "con la schiena dritta" e si chiude con Monica Vitti, che oggi combatte un battaglia privata con la malattia.

"Per me, Monica Vitti, era importante averla nel libro, lei rappresenta un faro per tutte quelle donne che vogliono intraprendere la carriera cinmeatografica televisiva .

E' riuscita a passare da protagonista di film impegnati e profondi come quelli di Antonioni, a ballare con un gonnellino di banane al fianco di Alberto Sordi, rimanendo sempre protagonista, dimostrando il suo sense of humor, spesso caratteristica attribuita solo agli uomini"

Le donne del libro, hanno vissuto in epoche diffcili dove c'erano leggi scritte e non scritte, pregiudizi, stereotipi che impedivano di portare avanti le loro passioni il loro talento.

Donne che hanno lottato contro tutto e tutti, hanno tracciato nuove vie per tutte le generazoni future.

Parlando di donne che ce l’hanno fatta combattendo contro una società patriarcale si parla di Grazia Deledda, vincitrice del premio Nobel per la letteratura. Additata persino dal parroco la domenica,come il diavolo perché voleva fare la scrittrice.Lei è andata avanti per la sua strada e ce l ha fatta.

Nel catalogo compare Irma Bandiera, partigiana di Bologna, "di donne partigiane ce ne sono state tante"afferma l'autrice "ritratte, purtroppo, quasi sempre come staffette. Ma le donne partigiane hanno combattuto tanto quanto gli uomini, sono state catturate, torturate spesso con l'aggravante dello stupro.

La scelta è ricaduta su Irma Bandiera, perchè non era figlia di contadini comunisti ma una ragazza borghese bellissima, sembrava un ‘attrice dei telefoni bianchi che ha scelto di rischiare la propria vita per un ideale. Catturata e morta per mano fascista.

Era importante ricordare questo per fare un ripasso delle leggi fasciste per le donne, perché non dobbiamo dimenticare da dove veniamo e non dobbiamo permettere che gli stessi errori vengano ripetuti”.

Durante la serata viene toccato il tema della violenza sulle donne parlando dei suoi monologhi "Ferite a morte" con Maura Misiti, tradotti in tutto il mondo.

"In tutto il mondo a occuparsi del tema contro la violenza sulle donne sono sempre le donne, gli uomini quelli che sono lontani dalla violenza devono farsi carico di questo cancro del loro genere perchè ignorarlo sfiora la complicità. Sono stufa anch' io di questo.

Questa battaglia la possiamo vincere solo insieme, uomini e donne".

Parlando di violenza contro le donne, non si può non parlare del caso Weinstein, il produttore Hollywoodiano che dopo un' inchiesta del New Yorker ha confessato di aver offerto lavoro a molte attrici in cambio di sesso.

In seguito a questo sono nati molti movimenti tra cui il manifesto firmato da piu di 100 attrici italiane a sostegno di Asia Argento, anche lei vittima del produttore, e anche questa volta l'opinione pubblica si è scagliata contro l'attrice.

"E' assurdo che una donna che denuncia una violenza e quindi è la vittima, diventa imputata.

Ogni giorno in ogni luogo di lavoro le donne vengono molestate, è lì che dobbiamo usare i nomi famosi per mettere una lente d’ingrandimento su un fenomeno mondiale orrendo. Fin da piccole siamo state abituate a far finta di niente a fare buon viso a cattivo gioco. Questo deve finire, è una rivoluzione che tutte le donne devono abbracciare dobbiamo fare squadra affinché tutto questo finisca".

Da Ilaria Alpi, Monica Vitti, Irma Bandiera passando per Grazia Deledda, sono tutte storie di donne diverse ma che hanno in comune la tenacia la volontà di portare avanti quello in cui credevano, andando contro i pregiudizi le leggi del loro tempo.

Bisogna prendere esempio da queste e tante altre donne, di cui la storia è costellata, portare avanti le loro battaglie e non permettere a nessuno di alzare barricate sulle strade che portano verso la libertà e la conquista dei diritti.

Alla fine della serata la Dandini ringrazia Valentina Fauzia, per la sua bravura il sindaco e la giunta per la bellissima città e per l'organizzazione e rivolgendosi al primo cittadino chiesa con un' ultima battuta: "Sindaco io vengo da Roma, lì siamo abbastanza messi male, se lei mi vuole dare la cittadinza di Termoli io vengo molto volentieri" .

La dottoressa Fauzia ringrazia a sua volta il sindaco per aver creduto e perché crede nella cultura, i suoi collaboratori e gli sponsor che formano una grande squadra dell' Aut Aut: la libreria Fahrenheit con il book corner presente ogni sera, la nostra testata giornalista Termolionline e la Valtrigno.

TermoliOnline.it Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 02/2007 del 29/08/2007 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Emanuele Bracone

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Termolionline.it. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione