Troppi incendi, basta con rovi e canneti: sindaco Sbrocca ci vuole una ordinanza seria

lun 10 luglio 2017
Editoriale di Emanuele Bracone
1min
Troppi incendi, basta con rovi e canneti: sindaco Sbrocca ci vuole una ordinanza seria ©n.c.
Troppi incendi, basta con rovi e canneti: sindaco Sbrocca ci vuole una ordinanza seria ©n.c.
TERMOLI. L’8 luglio dello scorso anno il sindaco di Termoli Angelo Sbrocca, come avvenne anche nelle estati precedenti, emanò una ordinanza per mettere in sicurezza e al riparo il territorio dal rischio di incendi, che riguardava porzioni di città al di qua e al di là dell'asse ferroviario. Non è un caso che già in diverse circostanze la circolazione dei treni sia stata interrotta a causa di fumo e fiamme nei pressi dei binari. Ebbene, dinanzi a una stagione estiva che ormai si va caratterizzando per la sua afosità e per un caldo davvero tropicale, dinanzi agli scoppi di roghi con frequenza preoccupante, vorremmo sapere dal primo cittadino se per il 2017 ci sarà il medesimo provvedimento. Anzi, considerato quanto accaduto, basti pensare alle fiamme che hanno interessato la zona della Bufalara non più tardi di ieri, se non sia il caso di anticipare all’inizio di giugno le moratorie e gli ordini perentori a mantenere pulite le aree verdi a rischio, cosa che in primis l’amministrazione comunale dovrebbe fare con le sue particelle. L’ordinanza 2016 parlava delle aree incolte limitrofe al tratto ferroviario, che per quest’anno è stata reiterata da settimane a Campomarino, dall’amministrazione Cammilleri. Noi, invece, esortiamo il Comune di Termoli a provvedere se non sia già in vigore ed emanare una nuova ordinanza che obblighi tutti i proprietari di terreni e fondi a intervenire entro la tarda primavera per evitare i rischi connessi allo scoppio degli incendi, con interventi sostitutivi a carico poi di chi sia eventualmente inadempiente. Questo restituirebbe anche decoro urbano nelle zone turistiche di pregio e in generale sul tessuto cittadino, siamo oggettivamente stufi di vedere la proliferazione di canneti alti anche 5 metri, rovi e vegetazione spontanea incontrollata che non aggiunge nulla, anzi sottrae, al patrimonio naturalistico della città. Ovviamente, con una leva sanzionatoria amministrativa che funga da deterrente per chi è immobile e colpevole, ma anche che sia da lezione. Poi, occorrerebbero i controlli, ma questa è un'altra storia. Per adesso, visto che la Forestale ora ha cambiato pelle, confidiamo nei Vigili del Fuoco e le associazioni di Protezione civile, sempre più angeli del territorio.

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