La legge sulla Privacy e il Marchese del Grillo
Editoriale
di
Nicola Montuori
2min
TERMOLI. Le foto sono state scattate di domenica mattina all'ingresso sud del vialetto pedonale sulla spiaggia di Rio Vivo. Siamo ormai così abituati a vedere queste e altre immagini di soprusi, inciviltà, prepotenza che ormai quasi non ci facciamo più caso. Anche dal "nazionale" ci arrivano tutti i giorni testimonianze di quanto in Italia sembra imperversare una inciviltà diffusa e uso un termine gentile limitandomi a questo tipo di sostantivo. Sui social poi se ne contano a migliaia, tra quelle vere e quelle false di immagini così. Insomma ci stiamo abituando, quasi educando a tutto questo. Tuttavia ho fatto alcune riflessioni. La prima e la più seria è che se quella rampa fosse servita ad un'ambulanza per un intervento sulla spiaggia di Rio Vivo, prima di rintracciare i proprietari delle auto/ostacolo sarebbe passato molto tempo, e se il tempo come spesso accade in questi casi fosse stato determinante? La seconda riflessione è che quasi sempre ci si chiede dove sono i vigili, come se la colpa di ciò che accade ricadesse sempre su di loro. Quindi tutte le persone che invece parcheggiano come si dovrebbe lo fanno solo perché ci sono i Vigili? Sembra essere un tantino contorto questo pensiero, ma lo si può ridurre così: parcheggia come si deve soprattutto quando non ci sono i vigili, anche perché va da se che non ci può essere un vigile per ogni automobilista. La terza e ultima riflessione. Tutti avranno letto di quell'imbecille che ha fatto stampare e poi affisso un cartello pieno di crudeli offese rivolte al portatore di handicap che gli aveva fatto beccare una multa perché aveva occupato un posto a loro riservato al parcheggio di un centro commerciale. Lo hanno individuato ma non si possono rendere note le generalità, l'Italia intera non può conoscere il volto e il nome di questo deficiente e indirizzargli una serie completa di "apprezzamenti" al contrario. Questo perché c'è la legge sulla privacy, cosa che a noi giornalisti ad esempio obbliga a coprire le targhe come nel caso della Multipla di questo articolo. Invece vorremmo sapere chi è e dirgliene quattro sul suo grado di inciviltà, deficienza, protervia e che con il suo modo di parcheggiare, in caso di necessità avrebbe potuto arrecare un danno potenzialmente devastante. Mi è venuto in mente il film il Marchese del Grillo e di come un povero ebreo, Aronne Piperno fu condannato alla pubblica gogna, solo per essersi messo "contro" al marchese Albertone. Ogni tanto sapere chi sono questi individui e farli un tantino vergognare per quanto hanno fatto non sarebbe male. Ma non si può, c'è la legge sulla privacy, e noi eseguiamo.
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