Bozzelli replica a Porfido: “Di superficiale c’è solo il vostro operato”

sab 12 agosto 2017
Flash News di Emanuele Bracone
3min
Bozzelli replica a Porfido: “Di superficiale c’è solo il vostro operato” ©n.c.
Bozzelli replica a Porfido: “Di superficiale c’è solo il vostro operato” ©n.c.
MONTENERO DI BISACCIA. “Mi corre l’obbligo di dover fare operazione verità. Prima di tutto bisogna inquadrare correttamente la vicenda, al fine di informare obiettivamente i cittadini di Montenero sulla verità vera, cioè su quello che accade al Comune di Montenero di Bisaccia. Con l’occasione s’intende replicare alle leggere ed inappropriate affermazioni dell’assessore Porfido, che, tra l’altro, usurpa compiti e funzioni del Sindaco, visto che la mia Interrogazione urgente è indirizzata al Sindaco e richiede una risposta scritta da parte di quest’ultimo, mentre constato che l’assessore risponde (udite, udite!) dalle colonne di un giornale telematico, piuttosto che rispondere e documentare per iscritto, come si dovrebbe. Occorre subito precisare e ricordare a Porfido e compagni, che ad aver proposto di inserire e riconoscere come debito per la collettività per più anni e finanche impegnare le future amministrazioni la transazione per parcelle dell’importo di euro 634.400  a favore di uno studio legale di Campobasso, è stata la maggioranza di Travaglini e Porfido, e non la Bozzelli. Ma ancora: la maggioranza che ruota attorno al suddetto tandem è avvezza a sviare dalle questioni, come nel caso di specie, cercando di screditare l’attività di controllo sulla legittimità degli atti, esercitata dai Consiglieri di opposizione che, a ragion veduta, contestano l’operato di questa amministrazione. Circa la citazione di giurisprudenza della Cassazione e della Corte dei Conti da parte del Porfido, di cui si fanno cenno nell’articolo che si replica, bisogna precisare che il Sindaco e l’assessore non hanno inteso richiedere alcun parere preventivo alla Corte dei Conti, sez. regionale per il controllo sugli atti, come -  invece – richiesto e sollecitato dal Consigliere Bozzelli. Quindi è bene che si sappia che sulla specifica questione non c’è alcun parere della Corte dei Conti. Anzi, la maggioranza si è ben guardata dal farlo. Come mai? Eppure molti Comuni, con amministratori diligenti, per debiti di ammontare molto inferiori (20 o 30mila euro) rispetto a quelli ai quali viene esposto il Comune di Montenero (oltre 634mila euro), hanno ritenuto comunque di richiedere il parere preventivo alla Corte dei Conti, sia perché rientrava nella loro facoltà, sia perché così, consentivano un ulteriore vaglio a chi ha competenza a pronunciarsi in simili vicende. Circa le affermazioni del Porfido, ci si meraviglia che questi, oltre ad essere un amministratore, è anche un operatore del diritto, confonda la legittimità della richiesta (che pure doveva essere valutata!?) con la misura, l’entità, l’ammontare e soprattutto la congruità delle somme richieste. Invece di snocciolare astrattamente dottrina e sentenze, ci si chiede perché, l’assessore e il Sindaco non danno delle risposte (per iscritto e con data certa) ai cittadini di Montenero, visto che si tratta di soldi pubblici? Le domande ancora senza risposte, sono – tra l’altro - le seguenti: è stato richiesto il parere di congruità sulle parcelle presentate dallo Studio legale in questione? E’ stato puntualmente verificato l’ammontare di tutte le somme versate (o meno) dal Comune come spese vive e anticipi all’avvocato in questione? E’ stata verificata la congruità e l’adeguatezza degli impegni di spesa, volta per volta adottati dal Comune, rispetto a quanto - oggi -  richiesto dall'avvocato? C’è corrispondenza tra il compenso volta per volta pattuito e preventivato al momento del conferimento dell’incarico e quanto – oggi - richiesto dall’avvocato? E’ stata vagliata la circostanza che, a fronte dell’incarico professionale conferito con applicazione dei compensi ai minimi tariffari, è stata proposta ed accettata parcella con applicazione di tariffe applicate con criterio di media tra i minimi e massimi tariffari? E’ stato verificato puntualmente e dettagliatamente per ogni giudizio o procedimento se vi è stata rituale interruzione dei termini di prescrizione? Sono questi, solo alcuni degli interrogativi ai quali l’assessore (sindaco facente funzioni?) non ha ancora dato documentata risposta scritta e, per ora, le sue  ”sono solo parole”, che denotano “nervosismo e approssimazione”.    

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