Allarme 118, la situazione in provincia di Isernia
Isernia Il presidente dell’Ordine medici, Crudele: ambulanze e personale ok, ma viabilità e ospedali da migliorare
Isernia – Sta facendo discutere l’allarme lanciato da Mario Balzanelli, presidente nazionale del Sis 118: ha parlato di sistema al collasso, di ambulanze carenti di medici e infermieri.
“Il 118 – ha detto - è il primo numero che chiamiamo in caso di emergenza, ma se non ci sono abbastanza medici e infermieri, oltre alle attrezzature adeguate, c'è il rischio che chi chiama per essere soccorso non possa ricevere le cure appropriate”.
E in provincia di Isernia come siamo messi? La situazione appare sotto controllo: a dirlo è Fernando Crudele, presidente dell’Ordine dei medici di Isernia, in servizio proprio al 118.
“Almeno in provincia di Isernia – spiega Crudele – non emergono particolari criticità. Le ambulanze sono gestite dalle associazioni. Svolgono bene il compito che viene loro affidato. E sulle ambulanze medici e infermieri sono sempre presenti.
Il problema della carenza di personale, semmai, si riscontra soprattutto al Nord: mancano medici disposti a lavorare nell’emergenza”.
Problemi di personale ne avete mai avuti qui in provincia di Isernia? “Fino a oggi non vi sono stati problemi di personale – dice il presidente dell’Ordine dei medici -. Ma non escludo che in un futuro prossimo la carenza di medici finisca per colpire anche questo servizio, come già sta accadendo in altre branche”.
Per Crudele non ci sono problemi nemmeno con il numero di ambulanze. A suo avviso ve ne sono a sufficienza. “Il sistema è molto capillare e riusciamo in tempi brevi a raggiungere i pazienti, anche se nelle zone a più alta densità la risposta può essere rallentata dalla quantità delle richieste”.
In ogni caso i problemi non mancano. Per migliorare il sistema nella nostra regione, per dare risposte efficaci ai cittadini, c’è ancora molto da fare. Anche la viabilità, ma non solo, gioca un ruolo importante:
“Il problema della viabilità – commenta Crudele – si fa sentire. Non ci permette di raggiungere facilmente determinate località. A ciò si aggiunge l'estrema dispersione della popolazione molisana, in special modo quella anziana.
L'emergenza – aggiunge - è un servizio tempo-dipendente. Pertanto se non arriviamo presto o se si perde tempo a raggiungere l'ospedale con il reparto adeguato il servizio stesso risulta inefficace.
Il problema si sposta, quindi, anche negli ospedali. Che non riescono a dare risposte efficienti per carenza di risorse umane e attrezzature adatte.
La nostra richiesta alla politica – conclude il presidente dell’Ordine dei medici di Isernia - è sempre la stessa: bisogna tornare a investire nella sanità per dare risposte adeguate alle continue richieste dei cittadini molisani”.