Incendio alla Fis, dopo 5 settimane di stop la produzione riprenderà lunedì
TERMOLI. Dopo l’incendio allo stabilimento della Fis del 13 gennaio scorso, neutralizzato con alcune ore di impegno alacre di Vigili del fuoco e personale interno del protocollo di sicurezza, la produzione è ancora ferma, a causa dei danni al ciclo di termo-combustione per l’abbattimento dei fumi a pieno regime, la normativa vigente non permette il ritorno al lavoro.
Si profilavano giorni, se non qualche settimana di cassa integrazione ordinaria per i lavoratori del terzo impianto chimico termolese in ordine di insediamento, anche se è quello più dinamico dal punto di vista occupazionale, con la recente realizzazione di un secondo polo interno al Plant.
Secondo le ultime informazioni a riguardo, la produzione potrebbe riprendere da lunedì 19 febbraio, con la cessazione della cassa integrazione ordinaria.
A valutare adeguatamente la situazione fu la delegazione giunta dalla casa madre vicentina, che prese atto delle difficoltà per il riavvio. In particolare, il fuoco si era innescato all'interno di un circuito di raffreddamento durante un processo di lavorazione, le fiamme evolvendosi incendiavano la parte alta di un silos provocando una densa fuoriuscita di fumo. Mancava all’appello un serbatoio confezionato su misura che conteneva acqua e soda e che altrettanto su misura è in via di sostituzione, per far tornare la situazione alla normalità.
Sul rogo sono state comunque aperte inchieste da parte dei Vigili del fuoco.