Questione depuratori, in Comune si fa chiarezza sui vari impianti
TERMOLI. Commissioni aperte utili per conoscere lo stato di avanzamento dei lavori pubblici, ma soprattutto per capire cosa stia succedendo sui vari impianti di depurazione esistenti o in via di perfezionamento per la loro messa in esercizio, come quello del Sinarca.
Sono esattamente due anni che la vicenda del depuratore del porto di Termoli è divenuta di pubblico dominio, sin da quando sono cominciati i primi sversamenti più significativi dalla condotta sottomarina, che si è poi rotta due volte in questo lasso di tempo.
Una questione che non si limita al rischio di inquinamento, ma che vede al palo anche nuovi allacci alla rete idrica e fognante e su tutti abbiamo la palazzina dello Iacp di Colle Macchiuzzo, finita da tempo, che ancora non viene abitata.
Interessante sarà assistere alla seduta della IV commissione di martedì prossimo, 27 febbraio, quando alle 16 il presidente Mario Orlando farà lo stato dell’arte sull’intero sistema di depurazione, tenendo conto che c’è chi nella cittadinanza sta ipotizzando anche una class action per chiedere il risarcimento del danno riferito ai costi di depurazione caricati nelle bollette.
Risvolti diversi per un unico grande problema, senza poi dimenticare anche la coda giudiziaria, con l’inchiesta portata avanti dal Noe e dalla Capitaneria di Porto.