Le nuove revisioni: sanzioni e costi

Novità ven 18 maggio 2018
Lavoro ed Economia di Claudio de Luca
5min
Revisione auto ©notizieora.it
Revisione auto ©notizieora.it

TERMOLI. Con le nuove norme sulla revisione dei veicoli i controlli diventeranno più stringenti. L’Italia dovrà adeguare il proprio ordinamento ai contenuti della Direttiva UE n. 2014/45 e le regole dovranno essere osservate a partire dal 20 maggio 2018. Aci e Motorizzazione dovranno obbligatoriamente rilasciare, al proprietario del veicolo, il documento che certifica come avvenuta l’operazione. Il personale tecnico dovrà consegnare l’esito dei controlli effettuati e dei chilometri effettivi. Tutti questi dati saranno registrati sul “Portale dell’automobilista”; e, a partire dalla data suindicata (e non oltre il 20 maggio 2021) i Centri di revisione, dovranno comunicare - per via elettronica – alla Motorizzazione, i dati contenuti in ciascuna certificazione.

Anche se non è ancora certo, molto probabilmente questa procedura diventerà obbligatoria a partire dal prossimo 20 maggio, termine entro cui l’Italia dovrà adeguarsi alle nuove disposizioni. Sul nuovo certificato dovrà essere annotato: il numero di identificazione e la targa del veicolo; il luogo e la data di revisione; la lettura del contachilometri al momento del controllo; la categoria del veicolo; le carenze individuate e livello di gravità; il risultato del controllo tecnico; la data del successivo controllo tecnico ed il nome di chi ha provveduto ad espletare le verifiche. I controlli di revisione presso la Motorizzazione verteranno, principalmente su: freno a mano, di servizio, freni, pasticche, dischi; sterzo (cuscinetti, fissaggio, stato meccanico; vetri, specchietti, lavavetri; proiettori, luci, indicatori; telaio carrozzeria, porte, serrature, serbatoio; rumori, gas di scarico inquinanti bollino blu; identificazione del veicolo tramite targa e telaio; clacson, cinture di sicurezza anteriori e posteriori. Occorrerà presentare domanda sul modello TT 2100, reperibile in Motorizzazione e disponibile online, allegando: attestazione del versamento di 45 euro (c.c.p. 9001, intestato al Dtt; prenotare per tempo la visita e prova del veicolo, presentando la carta di circolazione del veicolo.

La revisione ha (nella maggior parte dei casi) una scadenza biennale. Ma, nel caso si tratti di un’auto nuova di zecca, sarà necessaria un’immatricolazione. In questo caso la prima revisione va eseguita la prima volta dopo 4 anni dall’immatricolazione dell’autoveicolo e successivamente ogni due anni. Diversamente per quanto riguarda unautovettura usata; caso in cui la revisione andrà eseguita direttamente ogni due anni. Per quanto riguarda taxi e ambulanze è invece previsto un controllo annuale. Le auto a gpl richiedono una maggiore attenzione. Le bombole non vanno revisionate secondo la legislazione italiana attualmente vigente. Può sembrare strana la mancata revisione di una parte così delicata e pericolosa, ma l’impianto già prevede l’installazione di particolari elettrovalvole perfettamente in grado di mettere in sicurezza l’autoveicolo, anche nel caso di un sinistro stradale o di un incendio. Ma allora perché fare la revisione delle auto a gpl? In effetti la revisione vera e propria per i veicoli bifuel e gpl consiste essenzialmente nella sostituzione delle bombole ogni 10 anni. Il costo per questo tipo di intervento varia dai 300 ai 500 € e prevede un check completo anche di queste del funzionamento delle tubazioni e raccordi, la sostituzione dei filtri qualora ve ne fosse necessità, il funzionamento degli iniettori e del sistema elettrico, la sostituzione del riduttore verso i 100.000 Km.

I serbatoi delle auto a metano necessitano di un controllo periodico effettuato ogni 4 o 5 anni, tenendo sempre conto dell’immatricolazione del veicolo e - in particolare - dell’ultima revisione effettuata. Però occorre fare attenzione a quale tipo di bombole a metano sono state installate, e soprattutto con quale normativa nazionale siano omologate. Per chiarire le idee, si precisa che, per le bombole omologate secondo la norma europea R110 ECE/ONU si devono calcolare 4 anni dalla prima immatricolazione o installazione dell’impianto; per quelle omologate secondo la norma europea R110 ECE/ONU di tipo IV, si devono calcolare 4 anni dalla prima immatricolazione o installazione dell’impianto e successivamente 2 anni di volta in volta; per quelle omologate secondo la normativa nazionale DGM si devono calcolare 5 anni dalla prima immatricolazione o installazione dell’impianto. Continuiamo con le nuove norme sulla revisione dei veicoli, riferendoci alla categoria dei veicoli atipici. La revisione delle auto d’epoca o di interesse storifo, va effettuata, secondo il decreto del 2009, con scadenza biennale. Quindi entro il mese di rilascio della carta di circolazione, o entro il mese corrispondente a quello in cui è stato effettuato l’ultimo controllo di revisione.

Il costo della revisione-auto è rimasto invariato e stabile per circa 10 anni. In questo momento i prezzi non sono effettivamente cambiati, ma qualche aggiornamento c’è. Questa la tabella aggiornata: 1) Motorizzazione, 45 euro; 2) Agenzia Aci, 62,25; costo di revisione in Officine autorizzate, 66,80, così composti: 45 per costo-revisione, più 9,90 di iva al 22%, più 10,20 di diritti Motorizzazione, più 1,80 per bollettino postale. Nonostante questo, c’è la probabilità di un eventuale ma ancora ipotetico aumento di 10 euro sulla spesa complessiva della revisione, sia per auto che per moto, arrivando quindi ad una spesa totale che ammonterebbe a 76,88 euro contro i soliti 66,88. Se l’auto non risulta idonea alla revisione, possono verificarsi tre condizioni: 1, Ripetere. L’auto non passa una o più prove e deve essere riparata prima di effettuare di nuovo la revisione. Le riparazioni vanno effettuate entro un mese e la revisione deve avvenire nello stesso centro e va pagata nuovamente tutta la procedura. 2) Ripetere, sospeso dalla circolazione. Le prove hanno evidenziato guasti piuttosto gravi, ritenuti troppo pericolosi per autorizzare la libera circolazione del veicolo. In questo caso bisogna riparare in breve tempo l’auto e pagare una seconda revisione. 3) Sospeso interno. Se, durante la revisione, vengono segnalate cose di minima entità, l’operazione viene sospesa temporaneamente per effettuare le dovute operazioni e tutti gli accertamenti dovuti per il corretto funzionamento di ogni singola parte meccanica.

Circolare senza la revisione costa caro: non effettuare questo tipo di controlli comporta una sanzione pecuniaria salata che può variare dai 155 euro fino ai 625 euro. Se l’infrazione viene rilevata su autostrada si può incorrere anche in un fermo amministrativo revocabile solo prenotando la revisione. Per quanto riguarda la circolazione di un veicolo già sospeso, a causa di mancata revisione, è prevista una sanzione tra 1.842 e 7.369 euro in aggiunta al fermo amministrativo per 90 gg., fino ad arrivare alla confisca della vettura in caso di reiterazione della violazione. Secondo la nuova Direttiva Ue, gli Stati Membri devono assicurarsi che i km percorsi dall’auto siano disponibili agli Ispettori per i controlli. Qualora si accertasse l’esistenza di un tachimetro manomesso, sono previste “sanzioni proporzionate, dissuasive e non discriminatorie”.

(II – fine)

Claudio de Luca


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