Area Zes, Giovanni Lolli: "Stiamo completando le perimetrazioni"
Vasto Il vicepresidente della Giunta Regionale: "E' una opportunità, non un bancomat"
VASTO. "Zes, nuove prospettive di occupazione per il territorio" è questo il titolo del convegno che si è svolto ieri pomeriggio a Vasto presso la sala convegni "Aldo Moro". Sono intervenuti come relatori Giovanni Lolli, Luciano Lapenna, Giampiero Leombroni, Luigi Di Giosaffatte, Giuseppe La Rana e Mario Olivieri.
Giovanni Lolli, vicepresidente della Giunta Regionale, ha dichiarato: "Stiamo completando le perimetrazioni, dopo aver ottenuto con un miracolo la Zes per Abruzzo e Molise attraverso un emendamento alla legge perché non avevamo i titoli per averla. Stiamo stabilendo le aree che attorno ai porti di Vasto, Ortona e Termoli determinano i retroporti e tutte le infrastrutture necessarie ad utilizzare pienamente questa che è una grande strategia. Bisogna chiarire che la Zes non è un bancomat, non è la possibilità di accedere ai finanziamenti. La Zes è un'opportunità, quella di mettere in campo progetti strategici e di livello, degni di un posto importante come Vasto che rappresenta la via d'accesso possibile ad uno dei nuclei industriali più importanti quello che sta tra Vasto e Lanciano. Ora dobbiamo essere bravi a creare proposte concrete, a mettere in campo i finanziamenti necessari per completare ad esempio al porto di Vasto l'accesso ferroviario che è già previsto e finanziato e poi l'allargamento della banchina per fare un porto con un pescaggio degno di un grande porto. Inoltre vanno coinvolte le imprese del territorio che dovranno essere protagoniste di un progetto di sviluppo che usi la Zes come opportunità".
Tra, gli altri erano presenti, il sindaco di Vasto Francesco Menna, gli assessori Lina Marchesani, Peppino Forte, Paola Cianci, Gabriele Barisano, Anna Bosco, Paola Cianci ed alcuni consiglieri come Roberta Nicoletti, Marino Artese e Alessandro d'Elisa. Del vastese c'erano anche il sindaco di Gissi Agostino Chieffo, quello di Monteodorisio Saverio Di Giacomo e quello di Fresagrandinaria Giovanni Di Stefano.
