Torretta del Castello, depuratore e tunnel: il ritorno sulla scena di Luigi Leone
Politica
di
Emanuele Bracone
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TERMOLI. L'appello pubblicato da Termolionline a firma di Antonio Paolitto con l'obiettivo di salvare la torretta quasi centenaria del Castello Svevo ha giustamente causato una serie di reazioni e stimolato altri contributi, tra cui quello dell'ex assessore all'Ambiente della giunta Di Brino, Luigi Leone, direttore del poliambulatorio dell'Asrem di Termoli. "Mi venga concesso, attraverso codesta redazione, di manifestare la soddisfazione e la certezza che Termoli è una città davvero talentuosa. La crociata "Salviamo la torretta del Castello Svevo" appaga in pieno le aspettative di vedere una città sempre più ricca di tesori. E' d'obbligo ringraziare l'autore delle osservazioni dall'alto contenuto di tecnologia ingegneristica grazie alla quale oggi l'Italia può annoverare tra i gioielli architettonici storici la torretta dell'Aeronautica. Altresì desidero complimentarmi con coloro, compresi gli enti e tutte le autorità preposte che garantiscono la tutela di un'altra perla del repertorio urbanistico di Termoli: il depuratore del porto, un cimelio autentico; trasgredendo ai d.lgs 152/2006 e d.lgs 128/2010 con sprezzo delle leggi italiane e guascone abnegazione. Colgo infine l'occasione per esprimere la mia ammirazione a quelli che si oppongono alla realizzazione del "tunnel" (n.d.s.: il plastico dell'opera intera era oggetto di arredo recente nella casa comunale, nel rispetto della migliore tradizione del n.1 della "spectre") nell'intento di consegnare una prestigiosa Coppa a chi riuscirà a fare in auto più giri della città, by-passando i 30 metri che dividono l'uscita del borgo in via Federico II di Svevia (ah! dimenticavo... riguardo a quest'ultimo suggerisco ai professionisti che si interessano dei tesori di Termoli di approfondirne la storia e la conoscenza) e la discesa del porto".