"La vecchia statale 16 a Nuova Cliternia non deve essere resa pedonale"

mer 18 ottobre 2017
Politica di Emanuele Bracone
2min
La vecchia statale 16 a Nuova Cliternia non deve essere resa pedonale ©n.c.
La vecchia statale 16 a Nuova Cliternia non deve essere resa pedonale ©n.c.
CAMPOMARINO. Potremmo definirlo il baluardo di Madonna Grande, anche se così apparirebbe una sorta di diacono. Stiamo parlando solo di livelli amministrativi e per il capogruppo di Campomarino nel Cuore, Antonio Saburro, nonché coordinatore locale e zonale del ticket politico di centrodestra Insieme per il Molise-Direzione Italia, il monito assume caratteri di tassatività e perentorietà: «La Strada Statale 16 a Nuova Cliternia non deve essere resa pedonale». Dalle foto che lui stesso ha scattato e ci ha girato, oltre al santuario della Madonna Grande, si vede una bellissima strada che passa all'interno del centro abitato di Nuova Cliternia. Questa strada è la ex strada statale 16 adriatica (SS 16), la strada statale più lunga della rete italiana. «Anche questa opera, che questa maggioranza ha in mente di trasformare a zona pedonale, è un pezzo di storia del nostro paese. A Nuova Cliternia un tempo ci si fermava per un pernottamento, per un ristoro, per fare carburante o per andare al Santuario della madonna Grande. Che cosa è cambiato rispetto a prima? Nulla, assolutamente nulla. Anche oggi esistono le stesse necessità di una volta, perché al centro della frazione si va per gli stessi motivi di un tempo, per prendere un caffè prima di andare in campagna, per prendere un panino a pranzo, per incontrare i commercianti, per fare rifornimento o per andare a messa. Sono davvero pochi quelli che si recano in centro solo per far visita al santuario o per fare una passeggiata. Nuova Cliternia in questi anni, seppur zona molto ricca sotto per quanto riguarda il settore agricoltura, non è riuscita ad avere un forte sviluppo per la realizzazione di immobili (tant’è che ancora oggi esistono grosse difficoltà per la vendita di immobili) e di conseguenza a raddoppiare o triplicare i residenti rispetto agli anni 70/80. In effetti dopo diversi anni, questa parte del territorio di Campomarino, grazie anche alle contrade Zezza e Ramitelli, conta sempre e solo 1.200 residenti. Questo perché? Perché il lavoro nei campi (economia principale del posto), seppur spesso riesce a dare belle soddisfazioni, resta pur sempre un lavoro dalle mille incertezze per quanto riguarda il risultato finale. E allora per questi motivi, chi coltiva il terreno, preferisce far studiare i propri figli e far prendere loro altre strade sicuramente meno incerte di quelle del settore agricolo. In questi anni, il Pellegrinaggio al Santuario della madonna Grande non si è intensificato, ma ha subito anch’esso un brusco calo. Sono queste le motivazioni che mi spingono a difendere il territorio di Nuova Cliternia da un progetto molto bello sulla carta ma sicuramente poco pratico nei fatti. Pertanto, la ex strada statale 16 adriatica, deve restare così com’è, una strada destinata a traffico di qualsiasi genere, perché solo così non andremo a penalizzare le attività della zona e a dare un colpo mortale al Paese. Di tante cose questa parte del territorio di Campomarino ha bisogno, tranne della deviazione del traffico per creare un'isola pedonale. La regolamentazione del traffico può avvenire in tanti altri modi: migliorando la segnaletica, mettendo rilevatori di velocità all'ingresso del paese e nei pressi dell'impianto semaforico, con la presenza di un Vigile urbano e con un parcheggio per gli autocarri».  
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