"Una politica che venga nei luoghi", il grazie del popolo dem a Matteo Renzi

ven 20 ottobre 2017
Politica di Emanuele Bracone
3min
Una politica che venga nei luoghi, il grazie del popolo dem a Matteo Renzi ©n.c.
Una politica che venga nei luoghi, il grazie del popolo dem a Matteo Renzi ©n.c.
"Una politica che venga nei luoghi", il grazie del popolo dem a Matteo Renzi
CAMPOMARINO. Un ritorno gradito e atteso, quello del Segretario nazionale del Partito Democratico, giunto questa sera a Termoli a bordo del treno “Destinazione Italia”. Che tra le sue prime tappe ha toccato il Molise, dove Matteo Renzi è giunto alle 20, per poi raggiungere la Cantina Cliternia a Campomarino. Un luogo non a caso, scelto, dopo la distruzione di alcuni vigneti qualche settimana fa, per lanciare un messaggio forte e chiaro ai tentativi di infiltrazione malavitosa che da tempo si registrano in Molise: “Non abbiamo paura di voi! Non ci fermerete!”. «L’esempio migliore per dire no ad ogni chiusura e uso della forza. Per rappresentare la dignità e l’onestà del Molise. Perché noi pensiamo che la strada sia un’altra. L’apertura. E ce la faremo. Ancora una volta» ha spiegato Micaela Fanelli, Segretario del Pd Molise. E proprio da Campomarino, dalla Cantina Cliternia che lavora sulla cooperazione, l’export, la qualità e resiste all'illegalità, simboli di un tempo che dobbiamo vivere contro le chiusure e la disoccupazione, riparte il percorso - mai interrotto – di ascolto e dialogo del Partito Democratico, per raccogliere le richieste dei luoghi, delle sue imprese e dei lavoratori. Rifiutiamo un futuro che è già passato. Perché “il Molise che non esiste”, ironico libro su di noi, resti una provocazione. Con gli anni a guida centro-destra, il modello locale è stato implicitamente o esplicitamente quello della bulimia del sistema pubblico. Il governo a guida PD ha perseguito un modello diverso. Uscita dalle partecipazioni nelle imprese decotte e nei vari soggetti della galassia del para pubblico. La sofferta e necessaria riforma della sanità. La riduzione delle tasse. Unitamente a questa ricetta più liberale, sperimentazione di interventi per la povertà e avvio di una riconfigurazione di welfare locale di servizi sociali. L’area di crisi per stare vicino a chi nel mentre aveva perso lavoro e politiche attive. L’ambiente e il territorio. Senza paternalismo, per creare le condizioni di un ecosistema di successo per fare crescita, sviluppo e occupazione. «E ci stiamo riuscendo. Stiamo ripartendo», ha detto Micaela Fanelli nell’incontro privato con Matteo Renzi. Citando la Svimez ed il suo ultimo rapporto con il PIL del Molise a più 1,6 (2016 su 2015). Bronzo dopo Campania e Basilicata. Cresce il lavoro, il Molise è la medaglia d’oro del Sud con un più 3,4 e i dati record di agricoltura e edilizia (con quasi più 20% ciascuno). «E più 11% l’occupazione dall’inizio del governo di centrosinistra a oggi (primo trimestre 2013, secondo trimestre 2017). I dati sono dell’Istat e conclamano circa 10.000 occupati in più per il Molise. 10.000 LAVORATORI. Persone che vivono e tornano ad avere sogni». Ma con onestà dobbiamo anche riconoscere che i problemi del Molise restano tanti: La forte povertà, dopo 15 anni di recessione. Il lavoro giovanile e femminile che non c’è. L’emigrazione selettiva, lo spopolamento, rarefazione dei servizi territoriali, frane e strade impraticabili incompiute e borghi di pietre cadenti. Insomma, il futuro è già qui, ma non è ancora equamente distribuito. «È questo il nostro impegno, quello che abbiamo promesso a Matteo Renzi. Accelerare la direzione avviata, rendendo persone e luoghi più eguali nei diritti. PER GLI ULTIMI! Con coraggio e ORGOGLIO. Più fieri di noi stessi, per quanto realizzato dal nostro governo nazionale e regionale. E al segretario nazionale abbiamo chiesto una maggiore attenzione per il raddoppio ferroviario tra Termoli e Lesina; per la Zes del Molise complementare all’area di crisi. Ma anche il rifinanziamento delle aree interne per un Molise che non lascia nessuno indietro; Costa, mare, sbarchi, accoglienza. E ancora Prodotti identitari e a forte connotato locale. «Per questo ringraziamo Matteo Renzi – ha concluso il Segretario del Pd Molise – perché serve una politica che venga nei luoghi. Per capire e incoraggiare. Che viene qui per ascoltare, in una campagna fatta più di orecchie che di corde vocali». Serve un centrosinistra il più ampio possibile. Inclusivo. Aperto alla società civile e all’associazionismo. Che sappia guardare al centro e a sinistra, anche oltre i movimenti e i partiti tradizionali. Ai singoli cittadini che vogliono partecipare.  Il punto è avere un orizzonte comune, non un perimetro angusto. No ai veti. Questo è il centrosinistra che serve all’Italia. Il destino è solo nelle nostre mani. Serve utopia e buon governo. Squadra e leader. Avanti, dunque! Avanti Molise! Avanti Matteo Renzi! E che sia un’ottima “annata” per tutti!
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