Concessioni balneari in balia del mare, il Governo impugna anche due leggi della Liguria

Maledetta Bolkestein dom 14 gennaio 2018
Politica di Emanuele Bracone
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Palazzo Chigi ©Web
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TERMOLI. Non dev’essere per nulla facile trovare la quadra in tema di concessioni demaniali marittime. La direttiva liberticida (la chiamiamo così, anche se è protesa all’esatto opposto) dal nome sinistro Bolkestein, nel voler aprire alla concorrenza e al mercato il settore dei servizi.

Ebbene, tra i settori che più effetti scatenerebbe l’applicazione della Direttiva, prorogata al 2020, dopo l’iniziale termine del 2016, è quello dei lidi balneari, con l’incognita di vedere all’asta pezzi di spiaggia gestiti in concessione da imprese familiari anche da più di mezzo secolo.

In Italia negli ultimi anni c’è stato l’ingaggio di un dibattito molto serrato, con alcune Regioni chiamate a legiferare per tutelare gli operatori attivi sul loro territorio, ma spesso è caduta sul legislatore locale la mannaia del Governo, chiamato a far rispettare le leggi di rango sovra-nazionale.

E’ il caso della Liguria, che nell’ultimo Consiglio dei Ministri ha visto impugnare due norme che erano state promulgate sulla “Qualificazione e tutela dell’impresa balneare”, in quanto alcune norme che riguardano l’assegnazione delle concessioni balneari marittime alle imprese balneari liguri si pongono in contrasto con la disciplina europea, pregiudicando altresì la libera concorrenza. Ne consegue la violazione dell’art. 117, primo comma e secondo comma, lettera e), della Costituzione; e sulla “Disciplina delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative”, in quanto alcune norme, configurando un regime di preferenza per i soggetti titolari di concessioni in atto si pongono in contrasto con il diritto europeo e con la disciplina nazionale in materia di concessioni, in violazione dell’art. 117, primo comma e secondo comma, lettera e), della Costituzione.

L’uscita dal tunnel, e stavolta non c’entra quello di Termoli, che a sua volta andrà sul tavolo di Palazzo Chigi, è sempre più lontana.

LA DIRETTIVA BOLKESTEIN

La direttiva dell'Unione Europea 2006/123/CE, conosciuta come Direttiva Bolkestein, è una direttiva dell'Unione Europea relativa ai servizi nel mercato europeo comune, presentata dalla Commissione europea nel febbraio 2004, ed approvata ed emanata nel 2006. Venne così detta da Frits Bolkestein, commissario europeo per il mercato interno della Commissione Prodi, ha curato e sostenuto questa direttiva, che per semplicità viene indicata con il suo nome.

Alla direttiva è stata data attuazione in Italia mediante il decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 94 del 23 aprile 2010.

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