Da tre quesiti a uno soltanto: la via per inseguire il Referendum sul Tunnel

TERMOLI. Nuovo nulla di fatto per i quesiti referendari che coinvolgono il futuro urbanistico della città di Termoli, ma questa volta, nell’incontro di pomeriggio, dalle 17 e che è durato una mezz’oretta, qualche spiraglio di dialogo tra la delegazione proponente e la Commissione eletta in Consiglio comunale e presieduta dal segretario generale Vito Tenore c’è stato. Sì, perché dinanzi a Nino Barone e Luigino Vitulli, che hanno portato l’istanza di chi vuole la consultazione popolare sul Tunnel e gli aspetti connessi alla riqualificazione del centro storico, la Commissione ha anticipato che l’esito della domanda di ammissibilità dei tre quesiti sarebbe stata negativa, ma ha lasciato uno spazio aperto.

Insomma, l'incontro con la commissione Referendaria è stato ancora una volta interlocutorio. Erano orientati a bocciare i quesiti perché formalmente non chiari rispetto alla delibera su cui chiedevano ai cittadini di esprimersi. «Appellandoci all'articolo 19 del regolamento ci siamo resi disponibili ad aggiustare i quesiti. Hanno accettato. Ci sarà un nuovo incontro». I Comitati stanno valutando l’opportunità di accorparli in una unica formulazione, che riprenda l’intera delibera.