Città sporca? Croce addosso all'inciviltà e alla TeAm
TERMOLI. Sarà stato il clima elettorale, ma la notizia emersa ieri dall’ultima assise precedente al voto del 4 marzo è il ricompattamento della maggioranza di centrosinistra sui temi dell’ambiente, vero nervo scoperto in questi 3 anni e 8 mesi di governo della città adriatica. Non molte settimane fa alcuni consigliere chiesero espressamente di voltare pagina con un nuovo assessore, ma se qualcuno ieri pensava che la mozione presentata dal pentastellato Nick Di Michele potesse essere l’innesco di un clamoroso effetto domino in aula, sarà rimasto assai deluso. Numerosi gli argomenti citati dal portavoce del Movimento 5 Stelle, ma dai banchi del centrosinistra è stata additata per prima l’inciviltà di quei cittadini, termolesi e non, che gettano rifiuti ovunque, al di là del vulnus creato dalla chiusura d’autunno dell’eco-centro.
Su questo abbiamo appreso ieri che la struttura sarà riaperta in linea con l’ultima ordinanza sindacale che scadrà il 28 febbraio. Un’occasione in cui l’assessore all’Ambiente Filomena Florio è intervenuta con puntualità su ogni tema, sconfessando a parole la critica di assenza rispetto alle criticità cittadine. Sia lei che il sindaco Sbrocca hanno anche avuto l’umiltà di riconoscere come la fase termina della gestione targata Teramo Ambiente non sia soddisfacente e per questo il futuro appalto avrà ben altre guarentigie e servizi di controllo accessori. Unico dibattito veramente interessante, questo sull’ambiente, che ha visto bocciare la mozione di Di Michele.