Marone: «La politica è sacrificio, ci candidiamo alla guida del Molise»

Il guanto di sfida sab 24 febbraio 2018
Politica di Emanuele Bracone
2min
L'intervento di Michele Marone ©TermoliOnLine
L'intervento di Michele Marone ©TermoliOnLine

TERMOLI. Politica, società civile, categorie produttive e territorio. Poggia su queste tre gambe la sfida regionale di Michele Marone, che a poche ore dall’ufficializzazione delle elezioni al 22 aprile, ha rotto gli indugi e dinanzi a teatrini che attraversano in modo perfettamente traversale i vari schieramenti, mette la testa avanti e come un ariete cerca di sfondare le resistenze di chi vede ancora nelle vecchie alchimie di partito la logica con cui scegliere i prim’attori per la madre di tutte le battaglie.

Energie per l’Italia, Azione civica Molise e Mam, le tre insegne, i tre simboli che permettono di costruire un Grande cantiere per il Molise.

Ha le idee chiare il candidato Governatore, che nonostante la partita in gioco nel Lazio, dove Epi ha avuto la primogenitura, non intende rinunciare a un progetto sul quale sta lavorando dal 2014.

Ha inaugurato la sua sede di via XX settembre, alle spalle del complesso scolastico Principe di Piemonte, davanti a decine di sostenitori, giunti da tutto il Basso Molise come Larino, Portocannone, Campomarino, valle del Volturno, San Giacomo, Guglionesi ma anche dal Molise centrale e finanche dalla Valle del Volturno.

Per il coordinatore molisano di Energie per l’Italia "La politica è sacrificio, deriva dal latino sacrum facere" e "noi ci candidano alla guida di questa regione".

Come reagirà un centrodestra che si è fatto scappare la possibile chance del giudice Enzo Di Giacomo? Vedremo, intanto Marone e la sua squadra, radicata in ogni angolo del territorio, ha messo a punto un programma corposo.

“Un grande cantiere, ecco cosa faremo e come lo faremo”, un grido di battaglia programmatico.

“Riteniamo che la gravità della situazione economica e sociale della regione Molise sia sotto gli occhi di tutti i molisani e non abbia bisogno di essere descritta. Ogni giorno noi cittadini normali facciamo l'esperienza di un sistema produttivo in ginocchio, di reti stradali, idriche e fognarie sempre più rovinate, di frane in aumento, di un sistema sanitario che non è in grado di fornire servizi dignitosi per la nostra salute, della disoccupazione giovanile che costringe ogni anno circa 700 giovani a cercare lavoro fuori regione. A ciò si aggiunge la gravissima crisi demografica che, secondo alcune previsioni, potrebbe portare il Molise a perdere circa 80mila residenti nei prossimi 50 anni.

La vita delle persone, delle famiglie, delle aziende, insieme alla condizione delle istituzioni pubbliche, che non funzionano più, si può descrivere con una sola parola: decadenza. Decadenza della vita personale e sociale dei cittadini molisani e del loro territorio. Pertanto, vorremmo portare alla vostra attenzione ciò che vogliamo fare per il Molise nel tentativo estremo di salvare l'identità e la vita delle nostre comunità locali. Vi chiediamo la pazienza per valutare con attenzione i nostri obiettivi e la nostra volontà di lavorare per salvare la nostra terra da questa gravissima situazione”.

Il dado è tratto, ma stavolta tra Trigno e Biferno, non sul Rubicone.

TermoliOnline.it Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 02/2007 del 29/08/2007 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Emanuele Bracone

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Termolionline.it. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione