Problema delle infrastrutture e dei trasporti, Veneziale parla alle imprese
TERMOLI. Terzo confronto, ormai a poche ore dal voto, per imprenditori, artigiani, professionisti e commercianti coi candidati Governatori e ieri era la volta di Carlo Veneziale. Dibattito ospitato nella sala convegni dell’azienda Cianciosi.
A fare da moderatore del confronto il commercialista Enrico Cianciosi.
Una delle domande poste dagli imprenditori a Veneziale riguarda il problema delle infrastrutture e dei trasporti: «I due macrotemi fondamentali di questa campagna elettorale riguardano le strade e le ferrovie. Per quanto riguarda le strade che è l’elemento di criticità più grande che abbiamo. Noi abbiamo un patrimonio che è di proprietà della provincia che oggi non più essere gestito da questo ente, perché come tutti noi sappiamo le nostre due provincie stanno subendo una grande trasformazione. Di conseguenza il patrimonio viario provinciale sconta una mancanza di manutenzione che deriva dalla mancanza di risorse». Per Veneziale il problema della viabilità provinciale può essere risolto attraverso due metodi. Il primo riguarda l’utilizzo di tutte le risorse previste dal master plan, la seconda soluzione riguarda una discussione diretta con il governo centrale affinché lo stato si faccia carico del problema, affidando i lavori alla competenza dell’Anas. «Un altro tema caldo della nostra proposta per il prossimo quinquennio è quello di poter intervenire massicciamente sul trasporto sul ferro, soprattutto per quanto riguarda il Basso Molise riguardo il completamento della Termoli-Lesina – ha continuato Veneziale – è un elemento importante di connessione della parte del Molise che guarda all’Adriatico con il resto d’Italia. Mentre per quanto riguarda il Centro e l’Alto Molise è nostra intenzione completare l’elettrificazione della linea».
La banda larga e la connessione digitale, altra domanda posta dagli imprenditori al candidato alla poltrona di governatore del centro-sinistra, si sta lentamente compiendo stendendo i cavi nelle zone più interne dove ci sono i paesini più piccoli, ossia con poche utenze. Per ovviare al poco interesse che le aziende private hanno nei confronti di questi piccoli centri, sono stati finanziati soldi pubblici e ora anche in questi centri si potrà accedere alla banda larga.
Per quanto riguarda la formazione e il lavoro, secondo gli imprenditori molta della normativa vigente è molto limitativa e troppo vincolante, come per esempio la legge 32. Veneziale ha dichiarato che questo è un tema di carattere nazionale, in quanto è lo stato che determina se un impresa debba essere considerata industria o artigianato. È vero che il tessuto industriale molisano, ha riconosciuto il candidato di centro-sinistra, è formata da una miriade di aziende artigianali e non industriali. «Per ottenere una deroga a queste leggi troppo vincolanti per la realtà molisana l’unica cosa che si può fare è quello di dialogare con il governo. Anche per quanto riguarda l’apprendistato ci sono dei vincoli troppo stringenti – ha continuato Veneziale– però abbiamo fatto un buon lavoro per quanto riguarda i tirocini. Resta il tema della direttiva regionale».
Per quanto riguarda più strettamente Termoli, una delle domande salienti riguarda il turismo. Secondo Veneziale ciò che è importante da questo punto di vista è la promozione del territorio fuori dai confini regionali, ma per farlo bisogna sviluppare le strutture turistiche. «Certo che queste elezioni regionali hanno rilanciato il Molise come mai prima – scherza Carlo Veneziale – il fatto che si voti solo qua è come aver fatto una promozione di marketing indiretto. Adesso almeno il 15% in più degli italiani conosce il Molise».