Discoli del Sinarca, giovani contro il metanodotto Larino-Chieti

Battaglieri ven 06 luglio 2018
Politica di Alberta Zulli
2min
Discoli del Sinarca ©Termolionline.it
Discoli del Sinarca ©Termolionline.it

GUGLIONESI. C’è una new entry nel panorama dei movimenti e delle associazioni che si battono per la tutela e la salvaguardia del territorio.

I ‘Discoli del Sinarca’ sono ragazzi guglionesani che si battono, ogni giorno, contro la realizzazione del gasdotto Larino-Chieti.

Il loro comitato nasce tra marzo e aprile di quest’anno per dire no alle Hub del gas, per dire no alla costruzione del centro di stoccaggio del metanodotto Salento-Sulmona, con precisione a quello del tratto Larino-Chieti.Un’opera lunga circa 110 km che interesserà 27 comuni tra Molise e Abruzzo, nonché l’are archeologica di Montenero di Bisaccia.

L’area del tracciato interessa inoltre 16 Sic (Siti di Interesse Comunitario) e 1 Zpz (Zona di Protezione Speciale), aree fortemente sensibili sia dal punto di vista naturalistico-paesaggistico che dal punto di vista del dissesto idrogeologico. Da un punto di vista strategico, inoltre, l’opera non è in linea con la Strategia Energetica Nazionale che prevede la totale decarbonizzazione entro il 2025, con il raggiungimento del 55% dei consumi energetici da fonti rinnovabili.

«Un’opera- a detta loro- mostruosa, che non porta a nulla di buono per il nostro territorio».

Un progetto che passa inosservato e che nessuno conosce, sono pochi, infatti, i cittadini che conoscono la questione.

«C’è un’informazione fuorviante su quest’opera- ribadiscono i Discoli- qualcuno pensa che questa grande opera possa esser vantaggiosa per la nostra regione. Ma non è così! Non è vantaggiosa per nessuno, solo per le grandi multinazionali che esporteranno il gas nel nord Europa. E non è neanche vero che ci saranno posti di lavoro, ci sarà solo un ‘disastro ambientale’ anche a livello paesaggistico».

Il progetto vede il consenso anche dei piccoli comuni dove verrà creato il centro di stoccaggio, «la popolazione non è stata avvisata, la giunta regionale e la vecchia giunta comunale hanno taciuto su questo progetto. E noi siamo qui che ne pagheremo le conseguenze e, soprattutto a batterci contro».

Poca informazione, quindi, che porta la gente a non sapere, «siamo stati invitati dalla lista civica ‘Guglionesi riparte’, attenti e sensibili alla questione, grazie all’avvocato Mario Bellotti, a un confronto pubblico con la popolazione, proprio per mettere al corrente i cittadini sul rischio di questa realizzazione. L’opera che riguarda il Basso Molise verrà costruita nella zona del Sinarca e interesserà Guglionesi e le campagne. Cosa faranno quelle famiglie che vivono lì?»

Un’opera di grande impatto ambientale che andrebbe a rovinare il panorama della nostra penisola. Un'opera che provoca mini terremoti come sostengono i geologi e che a lungo andare potrebbe provocare di grandi e con grandi rischi. Un'opera che in alcune zone andrebbe a sorgere proprio nei territori del cratere: basti pensare ad Amatrice e Norcia.

«Noi non ci fermeremo qui- concludono i Discoli- Dopo esser stati alla manifestazione svoltasi a Sulmona il 22 aprile, abbiamo deciso di proseguire in questa battaglia. A Sulmona abbiamo visto cosa significa esser compatti, senza distinzione di colori e partiti politici. Siamo pronti a confrontarci anche, con chi è favorevole alla realizzazione di quest’opera. Un confronto che sarà aperto a tutti, da un lato le ragioni del no, e dall’altra le ragioni del sì».

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