Sanità a ritroso
TERMOLI. Accompagnando un mio congiunto, bisognoso di assistenza, al reparto di oculistica dell’ospedale clinicizzato di Chieti (Università di Chieti-Pescara), ho avuto modo di apprezzare, per quanto è stato possibile assistere, l’organizzazione e l’efficienza dei servizi prestati. Mi sembrava di vedere una “catena di montaggio”, dal Cup alla presa in carico dei pazienti, ai servizi pre-ricovero: visita specialistica, esami clinici, interventi chirurgici in tempi cadenzati. Nelle sole ore mattutine, tanti pazienti hanno ricevuto assistenza ed interventi per: cataratta, ecografia, retina.
Il Cnta (Centro Nazionale di Alta Tecnologia in Oftamologia), con annessa Scuola di Chirurgia Robotica in Oftamologia, di retto dal Prof. Leonardo Mastropasqua, è un centro di “eccellenza” regionale, ormai punto di riferimento anche per cittadini di altre regioni, non solo limitrofe.
Pensavo con amarezza, per non dire altro, che fino a qualche anno, in Molise, all’ospedale “Vietri” di Larino, avevamo un reparto di oculistica, una “eccellenza” del servizio sanitario regionale, diretto dal dottor Ermanno Dell’Omo. Tanti sono stati gli utenti, molti di altre luoghi e regioni, che si sono serviti dei servizi del reparto di oculisti sta del “Vietri”. In più occasioni Larino ha ospitato incontri scientifici di oculistica organizzati dal Dott. Dell’Omo, con la partecipazione di luminari del settore.
Tutto è finito, oggi nel Programma Operativo 2015-2018, e Atto Aziendale dell’Asrem relativo al servizio sanitario regionale, per oculistica in nessun ospedale è previsto l’Unità Operativa Complessa, solo Unità Semplici, con pochi posti letto ordinari, e con alcuni posti letto in Day Hospital e Day Surgery.
Facendo lo stesso confronto anche per altre specialistiche, con molta probabilità si giungerà agli stessi risultati. Lo stato in cui versa attualmente in nostro servizio sanitario, non potrà essere addebitato al personale sanitario, in numero insufficiente, che da anni opera con difficoltà e disagi, dovuti soprattutto al blocco del turn over, conseguenza del commissariamento della Regione Molise per il deficit sanitario maturato negli anni passati. Ben altri sono i motivi: scelte di riorganizzazione dei servizi ospedalieri non fatte e/o errate, negli ultimi lustri trascorsi, da parte della classe dirigente preposta. Scelte che ancora oggi causano ai cittadini utenti la massima tassazione di Irpef, Irap, oltre ai: disagi, disservizi, lunghe liste di attesa. In tal modo gli utenti bisognosi di cure, si vedono sempre più costretti a utilizzare strutture private, e/o pubbliche presenti in altre regioni, comportando la crescita della mobilità passiva, quindi la crescita del disavanzo di gestione.
Dello stato in cui si trova il servizio sanitario regionale, i cittadini oggi sanno bene chi e come “ringraziare”!
Nicola Felice