Ora le “multe” possono essere notificate anche con la Pec

lun 19 febbraio 2018
Veicoli al crocevia di Claudio De Luca
3min
Multe ©TermoliOnLine
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Tramite la G. u. n. 12 del 16 gennaio 2018 è stato pubblicato il d. m. 18 dicembre 2017 recante «Disciplina delle procedure per la notificazione dei verbali di accertamento delle violazioni del Codice della strada, tramite posta elettronica certificata». Nella sostanza, se la contestazione della violazione stradale è stata immediata, il trasgressore deve comunicare l’eventuale indirizzo di posta elettronica certificata. Se la contestazione sia differita, l’indirizzo va ricercato dagli organi accertatori nell’Indice nazionale degli indirizzi - per società e per professionisti - istituito dal Mise in attuazione del cosiddetto decreto-crescita n. 179/2012 (o in ogni altro Registro contenente i domicili digitali validi ai fini delle comunicazioni aventi valore legale). Naturalmente la consultazione di questi elenchi potrà essere addebitata al trasgressore facendo lievitare le spese di accertamento deliberate da ciascun Esecutivo comunale. Se non risulta alcuna Pec, continueranno ad essere praticate le attuali regole della notificazione per il tramite di Poste italiane.

Tutti sanno che, quando, alla guida di un veicolo, si siano infrante le norme dettate dal Codice stradale, il trasgressore è tenuto ad oblare una sanzione amministrativa pecuniaria normata dall’art. 195 (pagamento di una somma di danaro tra un limite minimo ed un limite massimo). Nella determinazione si ha riguardo alla gravità della violazione, all’opera svolta dall’agente per l’eliminazione o attenuazione delle conseguenze nonché alla personalità del trasgressore ed alle sue condizioni economiche. Ogni due anni l’importo cresce sulla scorta di un indice Istat. L’infrazione stradale, qualora non possa essere immediatamente contestata, viene notificata con la indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la consegna immediata, entro 90 giorni dall’accertamento, all’effettivo trasgressore o, quando questi non sia stato identificato e si tratti di violazione commessa dal conducente di un veicolo a motore, munito di targa, ad uno dei soggetti indicati nell’art. 196, quale risulta dai pubblici registri alla data dell’accertamento. Alla notificazione si provvede a mezzo degli organi indicati nell’art. 12 con le modalità previste dal C.p.c. o a mezzo della posta, secondo le norme sulle notificazioni a mezzo del servizio postale.

Per il resto, state “tranquilli”. Gli automobilisti indisciplinati contribuiranno, seppur indirettamente e loro malgrado, alla manutenzione delle strade ma anche a sviluppare progetti per rendere le strade più sicure. Come previsto da una legge entrata in vigore nel 2010, ogni Comune deve destinare a queste esigenze la metà dei proventi incassati. La somma scaturisce dai calcoli previsti. Cosicché se, in Isernia, l’incasso dei proventi ammonta a 67.999,10 euro, il dato disponibile si ricava partendo da una previsione sull’incassato totale delle sanzioni elevate nell’anno in corso.

A tale somma viene sottratto l’ammontare, sempre per l’anno in corso, del ‘fondo crediti di dubbia e difficile esigibilità’ ottenendo come risultato l’ammontare delle violazioni al codice della strada al netto del ‘fondo crediti di dubbia e difficile esigibilità’. Dai calcoli la somma per l’anno in corso è di 67.999,10 euro per il capoluogo pentro. Per questo l’Esecutivo comunale ha deciso di destinare il 50% a vari interventi. Nello specifico, 8.499,98 euro verranno utilizzati per l’acquisto e la manutenzione della segnaletica. Buone notizie anche per i cittadini che ogni giorno devono fare i conti con le strade piene di buche. Parte dei proventi delle ‘multe’ (circa 6.700 euro) verranno utilizzati per la manutenzione delle vie comunali. Non solo. Accolte anche le istanze degli isernini che da tempo chiedono maggiori misure di sicurezza nel capoluogo. Infatti la giunta ha deciso che 5mila euro serviranno per potenziare il progetto di videosorveglianza. Infine, il resto della somma disponibile sarà impiegata per l’acquisto di attrezzature per la Polizia locale e per finanziare servizi di controllo e notturni, sempre per fare del capoluogo pentro un posto più sicuro.

Claudio de Luca

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