«Nuotando tra due ali di folla in mare», a Porto Recanati l'ultima impresa di Antonio Casolino
TERMOLI. Ancona, Vasto, Porto Recanati e Fano. Si concluderà in questo fine settimana il poker di fatiche a cui si sottopone il decano leggendario del nuoto molisano, Antonio Casolino, che a quasi 91 anni non smette di stupire. Nel vero senso del termine.
Terza gran fondo quella di domenica scorsa, appena – si fa per dire – 2,5 km con bracciate e spinte con le gambe, per coprire una distanza che per molti comuni mortali è una chimera, anche a 60-70 anni di meno. Che dire, l’asticella è sempre più alta per lui, così come gli onori e le feste che gli riservano. Averlo nell’ordine di partenza è un privilegio, conferisce lustro alla manifestazione.
Tanto, che per arricchire la sua bacheca, ossia, il suo locale, con centinaia di trofei, coppe e medaglie, ci si inventa di tutto. Anche la coppa con cui è tornato da Porto Recanati domenica scorsa era una primizia, l’hanno voluta diversa dalle altre. "Onore e gloria al grande Domenico Antonio Casolino", c'è scritto nel trofeo guadagnato nuotando nel 19esimo Gran Premio nazionale di nuoto in mare "Trofeo città di Porto Recanati", organizzato dall'asd Nuoto Loreto. «Ovunque vada – ci riferisce con orgoglio e fierezza Casolino – per me ci sono solo applausi e ovazioni. Domenica scorsa, a 500 metri dall’arrivo, in acqua c’erano due ali di folla immensi, che fragorosamente battevano le mani, perché stava arrivando il mito.
Ora, vivo di soddisfazioni, per quello che sono riuscito a fare in una vita dedicata al nuoto. Anche se ormai sto perdendo concorrenti, a 90 anni non trovo più chi è capace di reggere distanze simili». Casolino non si ferma mai, stamani andrà in mare, sperando che la processione di San Basso si faccia e domenica è a Fano, per un’altra gran fondo. Chapeau. Lui ogni mattina si sciroppa 160 vasche da 25 metri per allenarsi, ossia sono 4 chilometri.