Conchiglie e molluschi giganti nel lago di Guardialfiera
GUARDIALFIERA. Una foto che non può non suscitare curiosità, ma anche forse inquietudine. Quella postata dall’ingegner Flavio Brunetti sul proprio profilo Facebook, che mostra un esemplare di conchiglia gigantesca emersa nel lago di Guardialfiera, allo stremo a causa della siccità. Le definisce lui stesso le “spaventose conchiglie dei molluschi del lago di Guardialfiera”. Perché enormi? «Pensare alle dimensioni del mollusco che contengono, mi spaventa.
Ma dicono che ogni mollusco riesca a filtrare e ossigenare duecento litri di acqua al giorno. Lo spavento è solo per le dimensioni». Sulla bacheca nasce un piccolo dialogo e c’è chi chiede come si siano adattate alle acque dolci. «Si tratta di anodonte, bivalvi appartenenti alla famiglia Uninidae, che comprende anche alcune specie italiane. Da dove arrivano questi grossi animali? Non sono italiani, sono una delle tante forme infestanti che caratterizzano il popolamento faunistico sommerso dei nostri corsi d’acqua mediato dal commercio di pesce d’acqua dolce con i paesi dell’Est Europa», chiarisce con dovizia scientifica Brunetti.