Being Janis, con Marika Lucciola andiamo alla scoperta del mito Joplin

Generazione social sab 09 gennaio 2021
Attualità di Michele Trombetta
2min
Being Janis, con Marika Lucciola alla scoperta del mito Joplin ©Termolionline
Being Janis, con Marika Lucciola alla scoperta del mito Joplin ©Termolionline
Being Janis, con Marika Lucciola alla scoperta del mito Joplin

TERMOLI. Quanto corre la Generazione social, sembra portare fortuna la nostra rubrica del sabato mattina.

Marika Lucciola, giovane scrittrice, già protagonista della nostra prima intervista, l’ormai lontano 17 ottobre 2020.

Dopo tre mesi da quella ribalta, Marika giovedì sera ha presentato ufficialmente, presso la sala consiliare del comune di Termoli, il libro “Being Janis": Essere Janis, dedicato all'artista americana che ha caratterizzato un fenomeno musicale negli anni 60/70, epoche di rivoluzioni giovanili e movimenti di protesta, dei figli dei fiori e al raduno sull'isola di Woodstock ecco quello che ha scritto come prefazione del suo libro l'autrice nella sua cronistoria del fenomeno Janis, che pur non vissuta dalla sua generazione in diretta, ma che pur in anni diversi, la stessa Janis ha lasciato come testamento ai posteri: «Vi chiedete mai cosa sarebbe successo se Janis Joplin non fosse morta? O se il suo successo fosse esploso negli anni Duemila? Per anni è stata la portavoce di una sofferenza tutta al femminile, un simbolo per donne di ogni epoca che vedevano in lei una sorta di paladina di genere. La donna/bambina che era riuscita a fare della propria diversità un punto di forza, l’unica capace di farsi strada in quel club di soli uomini che era il rock system, nonostante le sue fragilità. Ma a distanza di 50 anni dalla sua morte, qualcosa è andato perduto. In un mondo completamente diverso dai tumultuosi anni Sessanta, tra i giovani del ventunesimo secolo la sua immagine non gode più dell’autorevolezza di un tempo, e l’eco di certi giudizi continuano a perseguitarla anche nella tomba. Il suo “essere Janis” ha fatto sì che nella memoria collettiva moderna venisse associata a un certo stereotipo di artista, e non più al simbolo che negli anni è diventata. Che sia colpa del periodo storico, o di una nuova concezione del termine “diverso”, è stata in parte accantonata, alla ricerca di nuovi idoli a cui tendere. Being Janis cerca adesso un punto di incontro tra passato e presente. Non è solo la descrizione del mito artistico, ma racconta una storia. Una storia che forse già conoscete, e che vi sembrerà familiare perché, anche se in un’altra epoca e in minor misura, avete vissuto anche voi»

Alla presentazione come moderatore Fernando Sciarretta, che ha presentato brillantemente l'evento in questo viaggio negli anni della Summer of Love. Ma a rendere la serata veramente speciale, sono stati gli intermezzi musicali di Angelo Michele Michilli e ZizVania Trivisonno. Autentiche scoperte artistiche e soprattutto musicali.

Presenti in rappresentanza dell'Amministrazione comunale l’assessore alla Cultura Michele Barile e il presidente del Consiglio comunale Annibale Ciarniello; il tutto comunque si è svolto nel pieno rispetto delle norme anti-contagio, con posti limitati e distanziati.

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