Studenti a casa in protesta, «Adesione massiccia in tutti gli istituti coinvolti​»

Braccio di ferro mar 19 gennaio 2021
Attualità di La Redazione
2min
Da sinistra Giada Muccino e Giusy Mobilia ©Termolionline
Da sinistra Giada Muccino e Giusy Mobilia ©Termolionline
Studenti restano a casa per la carenza dei trasporti pubblici

TERMOLI. Martedì 19 gennaio: in scena la protesta degli studenti delle scuole superiori del basso Molise, come annunciato ieri dai documenti diffusi dai rappresentanti della componente studentesca e anche dagli stessi allievi, poiché il mancato potenziamento dei trasporti pubblici ha subito riproposto il tema del rischio subito negli spostamenti tra casa e scuola.

Stamani abbiamo contattato la rappresentante degli studenti al Boccardi-Tiberio, Giusy Mobilia, che ha così risposto alla nostra domanda sul trend dei mancati ingressi nelle scuole secondarie di secondo grado sul territorio bassomolisano. «C'è stata un'adesione massiccia in tutti gli istituti coinvolti», ha ribadito la Mobilio, che proponiamo qui nella video-chiamata col collega di TeleRegione, Alessio Tallari, che ringraziamo.

«Le aule che tornano alla vita hanno un significato profondo: individuale, in quanto segnale di speranza per tutti noi, e istituzionale poiché la nostra missione è accogliere i ragazzi a scuola". Così all'Ansa il direttore dell'Ufficio scolastico regionale (Usr) del Molise, Anna Paola Sabatini, in occasione, oggi della riapertura delle scuole.

I dati epidemiologici e il particolarmente basso Rt del Molise hanno consentito oggi la ripartenza in presenza di tutte le istituzioni scolastiche della regione, anche per il 75% delle superiori di secondo grado. La giornata di lunedì si è svolta in serenità con la partecipazione positiva di tutti gli attori personale docente e non, e studenti. I timori maggiori per gli alunni e le famiglie erano per i mezzi di trasporto che attraverso il lavoro dei tavoli prefettizi hanno però visto un rafforzamento: Per tutte le garanzie di sicurezza - ha rassicurato Sabatini - abbiamo condiviso sin da questa estate, e continueremo a farlo, un percorso con tutti i nostri interlocutori e anche con i sindacati, poi molti comuni hanno già autonomamente avviato degli screening con test rapidi prima della riapertura.

Ovviamente la guardia non sarà mai abbassata e anche l'Unità specifica di Crisi del Molise monitora costantemente la situazione».

«Molti studenti sono rientrati ieri in presenza nelle loro classi", ma in Molise "nulla sembra essere risolto". Lo afferma l'Unione degli studenti (Uds) di Campobasso.

Sotto accusa "il trasporto pubblico, parte del diritto allo studio di tutti gli studenti pendolari" che "rimane mal gestito" con un "contesto di affollamenti". Inoltre, "la didattica resta frontale, inefficace e sterile, le aule si confermano troppo piccole per garantire effettiva sicurezza e distanziamento sociale".

In questa situazione "di estrema emergenza" gli studenti chiedono ascolto. "Dall'inizio della pandemia - osserva l'Uds - è ormai un anno che vanno avanti tira e molla burocratici dimenticandosi di prendere nota delle vere esigenze e dei veri bisogni degli studenti molisani. Sentiamo il bisogno di vere tutele e di misure di sicurezza non di facciata. Il problema di un'istruzione con lacune è realtà da tanti anni - termina la nota - dire 'non mi risultano problemi' (affermazione attribuita dall'Uds al presidente della Regione ndr), non ci sembra la soluzione per risolverlo".

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