“Isola Felice”, è morto il boss pentito del clan Mesoraca Felice Ferrazzo
Termoli Felice Ferrazzo era stato arrestato nell’ambito della maxi operazione della Dda abruzzese denominata “Isola Felice”. Nel 2011 fu ritrovato a Termoli un arsenale di armi riconducibile all’ex boss
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. È morto a 66 anni il boss, poi pentito, del clan Mesoraca Felice Ferrazzo detto “Chiopi Chiopi”. L’ex boss si è spento lo scorso 22 gennaio in un ospedale di San Benedetto del Tronto, così come riportato dalla stampa locale.
Ferrazzo, che per diversi anni era stato il boss del clan che prendeva il suo nome, faceva parte di una costola della ‘ndrangheta dedita al traffico di armi, droga e riciclaggio di denaro. Questo, almeno, fino a quando è diventato collaboratore di giustizia. Una vita da pentito che ha condotto per tutto l’ultimo ventennio della sua vita.
I suoi ultimi anni Ferrazzo li condusse proprio in Molise (negli ultimi tempi era rimasto anche senza casa) dove era costretto a vivere in seguito ad ulteriore arresto nel 2016 durante l’operazione denominata “Isola Felice”: una maxi inchiesta condotta dalla Dda del capoluogo abruzzese che ha permesso di sgominare una presunta associazione criminale, tra Molise, Abruzzo, Calabria, Sicilia, Lazio e Marche a capo della quale, secondo gli inquirenti, c'erano Felice ed Eugenio Ferrazzo, padre e figlio ex boss dell'omonimo clan del crotonese ramificato in gran parte del centro sud.
I rapporti tra Ferrazzo e Termoli sono radicati nel tempo: Chiopi Chiopi fu arrestato proprio nella cittadina adriatica nel 2011 quando, dopo l’indagine del Commissariato di Polizia di Termoli, fu rinvenuto un arsenale di armi in un'auto all'interno di un box auto in via Mazzini riconducibile proprio a Ferrazzo: armi da guerra, armi comuni da sparo, sia di fabbricazione estera che italiana, proiettili, passamontagna, giubbotti antiproiettili e anche un po' di cocaina.