Punto nascita, ore decisive: ieri in udienza il braccio di ferro coi legali di Asrem e Commissario
TERMOLI. Ore decisive per la sorte del Punto nascita di Termoli, dopo l'udienza di merito di ieri al Tar Molise: si attende la decisione della giustizia amministrativa.
Per i legali di Asrem e Struttura commissariale, infrastrutture decadenti e pericolo Covid non influenzano affatto la valutazione sul Punto nascita di Termoli. Per loro, il bacino d’utenza femminile del basso Molise può tranquillamente andare a partorire al Cardarelli di Campobasso (ospedale Covid!), a Vasto, a Chieti, magari anche a Foggia, senza peraltro accordi di confine.
Saremmo campanilisti, ma ci pare una difesa a oltranza assurda rispetto al provvedimento di chiusura del reparto, avvenuto tra giugno e luglio 2019, un’era geologica fa in materia di sanità ospedaliera, di cui ieri si è discusso il merito del ricorso presentato nell’estate di due anni fa e che riuscì a ottenere due pronunce positive al Tar Molise e al Consiglio di Stato.
Udienza da remoto con gli avvocati Fiorini e Venittelli, per i Comuni del basso Molise e le mamme, che ha visto contrapposte le due tesi. In particolare, da chi non vuole la chiusura del Punto nascita si evidenzia le nuove assunzioni in reparto, che hanno accresciuto il livello di sicurezza dello stesso e la sostanziale tenuta del numero di parti, nonostante un 2019 minato proprio dall’incertezza amministrativa e un 2020 pandemico.